Pordenone, scuola chiusa e 458 alunni a casa: ci sono i topi

Oggi niente lezioni, si punta a riaprire martedì 12 settembre. Salvador a Basso: «Dimettiti». Lui non replica 

PORDENONE. Topi a scuola e 458 scolari a casa, oggi, lunedì 11 settembre, alla Lozer a Torre, dove ieri la caccia ai sorci è andata avanti con le squadre di derattizzazione e sanificazione dei locali. Lotta contro il tempo per liberare la scuola dall’assedio dei ratti e suonare la prima campanella posticipata 2017-2018.

Sarà domani, martedì? Le 21 classi saranno trasferite? Intanto la lista civica Pordenone 1291 ha chiesto le dimissioni del consigliere delegato all’istruzione Alessandro Basso. «No comment – ha replicato Basso – alle voci faziose».

L’intervento. «Dopo una domenica di lavoro oggi, all’esito del completamento della sanificazione, faremo il punto con tecnici, presidente del consiglio di istituto Giorgio Manzon, dirigente Lucia Cibin e Aas 5 – ha continuato Basso –. L’obiettivo è aprire la scuola domani».

La verifica è stata su buchi e fessure nell’edificio che possano consentire la penetrazione dei topi. Sono stati tappati. Oggi saranno ultimati i lavori sui soffitti e nelle aule, dove continua il monitoraggio.

Basso non molla ma piovono polemiche, in via Zara: quelle di genitori, professori e Giuseppe Mancaniello, sindacalista Flc-Cgil. «Vogliamo le certificazioni – hanno alzato la voce – dell’Aas 5.

Chiediamo una scuola vivibile, che va finalmente costruita a Torre». Intanto il Pd ha presentato un’interrogazione sull’emergenza alla Lozer e Marco Salvador, della civica Pordenone 1291, ha chiesto a Basso di rimettere la delega all’istruzione.

Il Movimento 5 Stelle, dal canto suo, ha criticato l’amministrazione, con Mara Turani che ha invocato «un pifferaio magico» antiratti.

La resa dei conti. «Cosa ha fatto il consigliere delegato Basso dalla prima derattizzazione (a giugno) a oggi?». Salvador, consigliere di Pordenone 1291, non fa sconti.

«Basso ha poche cose e ben determinate da seguire: se ha difficoltà nel farlo – ha consigliato – come ha dimostrato in questa situazione vergognosa, è bene che rimetta le deleghe al sindaco Alessandro Ciriani».

E ancora: «Pare più interessato a curare il profilo Facebook che alla risoluzione dei problemi quotidiani delle scuole». Il risultato, secondo Salvador?

«La giunta Ciriani mostra enormi difficoltà. Questo episodio è l’ennesimo scivolone dopo quelli della pista di atletica e della pista ciclabile di viale Dante. Spende molti soldi per le feste ma non è in grado di togliere i topi dalle scuole dei nostri figli».

Sei consiglieri del Pd chiedono risposte scritte al sindaco Ciriani con un’interrogazione. «Quando è stata effettuata e quanto è costata la prima serie di derattizzazioni – recita il testo, primo firmatario Marco Cavallaro –? Sono stati asportati gli animali morti? Sono stati chiusi i fori nella scuola? Sono stati puliti i locali anche spostando i mobili? C’era una insufficiente disponibilità del personale del Comune?»

E ancora: «L’amianto è incapsulato nell’edificio – incalza il Pd –? Le tubature dell’acqua nei bagni sono integre? Quali opzioni sono al vaglio e come mai non si sono studiate per tempo soluzioni alternative nel caso in cui la scuola Lozer non fosse agibile? In caso di trasloco ci sarà un servizio bus gratuito per gli iscritti?»

La consigliera pentastellata Mara Turani ha poi attaccato così: «Cambiare i controsoffitti, dove pare i topi abbiano le loro tane, tappare i buchi e pulire a fondo un ambiente malsano da anni era il minimo a cui si dovesse puntare.

Il “problema Lozer”, trampolino di lancio di molte campagne elettorali, rimane sulla pelle di chi la scuola la deve vivere e frequentare quotidianamente, che siano soldi della Regione o del Comune a servire».

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