Pordenone riscopre il Risorgimento e la famiglia Gabelli

di Enri Lisetto
Il Friuli occidentale riscopre tre figure immerse a pieno titolo nel Risorgimento. Lo fa grazie all’associazione culturale Aldo Modolo, che ha raccolto in un volume gli scritti dei fratelli Aristide e Federico e del padre Pasquale Gabelli. «Vengono documentati e illustrati – spiega il presidente Dario Pelus – alcuni tra i principali temi di cui essi si sono occupati e nel contempo viene fatta apprezzare la loro vivacità intellettuale e l’originalità del loro pensiero».
Pasquale Gabelli (Porcia 1801, Padova 1880), matematico illustre e fisico di bella fama, agricoltore ed educatore. Si distinse nell’insegnamento e per l’abilità nelle sperimentazioni, anche dell’energia solare. Fu autore di un testo di idraulica ed uso delle acque sul quale si sono formate generazioni di ingegneri. Aristide Gabelli (Belluno 1830, Padova 1891), pedagogista insigne, tra i promotori del positivismo filosofico in Italia. Trascorse l’infanzia a Porcia, fu due volte deputato per Venezia, provveditore al ministero della pubblica istruzione a Roma, promosse la riforma dell’istruzione elementare, istituendone i nuovi programmi nel 1888. Pubblicò circa 300 scritti. Federico Gabelli (Pordenone 1832, Napoli 1889), deputato liberale per Pordenone, fu valente ingegnere ferroviario. Propose il collegamento dalla Sicilia al Continente tramite un tunnel sotto lo stretto di Messina. Fu progettista del palazzo municipale di Roma; l’attuale sistema ferroviario del Veneto e del Friuli si sviluppa sulle linee da lui progettate.
Domani alle 17.30, nell’ex convento di San Francesco di Pordenone, la presentazione del libro sui Gabelli, protagonisti nei decenni iniziali dello stato unitario delle lotte risorgimentali prima e parlamentari dopo (interventi di Alberto Cassini, Sergio Chiarotto, Umberto Massaro e Pompeo Pitter), «un doveroso omaggio – prosegue Pelus – a quella famiglia, tra le più illustri di Pordenone per un esteso arco di tempo, poi ingiustamente e per troppo a lungo trascurata, se non posta nel dimenticatoio».
L’associazione Aldo Modolo si fa editrice di una antologia degli scritti dei Gabelli «con la certezza che ciò sia visto anche come contributo a latere alla riflessione sui 150 anni di vita dello stato unitario».
Di Federico Gabelli, la cui produzione letteraria è quantitativamente molto inferiore a quella del fratello, vengono pubblicati due scritti: La grandezza dei mondi (caratteristiche del sistema solare e dell’Universo) e Le imprese agricole in Italia (ispirato a un risorgimento agrario). Ben più corposa la produzione letteraria di Aristide Gabelli: libri, saggi, memorie e articoli, scritti autobiografici e riflessioni sulla vita e la società. Tra i saggi raccolti e pubblicati, Pensieri e massime morali, Memorie di famiglia, I ricordi del vecchio Pasquale. Poiché fu un grande pedagogista, è stato inserito anche il saggio Il metodo di insegnamento nelle scuole elementari d’Italia e, per la filosofia, L’uomo e le scienze morali.
Studi scientifici e scritti innovativi sulla cultura riguardano, infine, la produzione di Pasquale Gabelli.
«Sono personaggi – conclude Pelus – nel cui territorio della provincia di Pordenone finora non è stata dedicata soverchia attenzione», nonostante la principale scuola elementare della città capoluogo sia dedicata proprio ad Aristide Gabelli.
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