Poletto lascia il Comprensivo: in pensione dal 31 agosto

La dirigente del più grande istituto del Friuli occidentale (1.600 iscritti) traccia il bilancio della sua azione L’incognita del sostituto

sacile

Va in pensione la dirigente dell’istituto comprensivo: per Nadia Poletto il 31 agosto ultimo giorno di scuola con l’addio a 1.600 alunni e 150 insegnanti, bidelli, amministrativi.

«Addio fra sei mesi e dopo una lunga carriera nella scuola – dice Poletto – con tante esperienze positive, che dispiace lasciare». Poletto è arrivata al comprensivo tre anni fa: dall’ic di Pordenone sud agli 11 plessi liventini, dopo il pensionamento di Claudio Morotti. Per lei, nata in città, è stato un ritorno professionale “a casa” e il dopo-Poletto è una grande incognita delle reggenze per gli istituti senza titolari. Saranno liberi il 1º settembre anche gli istituti comprensivi Pordenone-Torre, San Vito al Tagliamento, Prata e Isis Zanussi a Pordenone.

«La scuola non si ferma: nemmeno nella pandemia coronavirus». La dirigente Poletto ha uno stile gestionale “svizzero” della scuola e il primo obiettivo è stato quello della condivisione nel triangolo virtuoso scuola, famiglie, territorio. Gli altri problemi, come quelli dell’organico e della sicurezza anti contagio, li ha risolti uno dopo l’altro.

«Lezioni sempre assicurate per tutti gli studenti – garantisce Poletto –, anche con le nuove misure decise dalla Regione: siamo attrezzati dal primo lockdown per la didattica a distanza agli alunni della secondaria Balliana-Nievo».

Mai uno di meno a lezione: anche per gli scolari in quarantena da coronavirus le lezioni on line sono garantite. «A Sacile trovato un contesto ricco di offerte, progettualità, competenze – conferma Poletto – e di eccellenze come l’indirizzo musicale e altro. Ho sempre lavorato per creare alleanze con le famiglie a fianco degli insegnanti e per l’integrazione sul territorio». Il primo traguardo raggiunto è la scuola 2.0 digitale, che nell’emergenza sanitaria ha funzionato in tempo reale, un anno fa.

«La digitalizzazione è un obiettivo raggiunto. Un aspetto fondamentale per la didattica innovativa, con la formazione degli insegnanti e il potenziamento della dote informatica per i plessi nel comprensivo». La meta condivisa e quella di un’identità costruita a più mani. «L’obiettivo posto tre anni fa è stato anche quello di un’immagine condivisa della nostra comunità educante – conclude Poletto – per costruire un’identità dell’istituto». —



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