Polava e quella “profezia” del Maestro

di Domenico Pecile
Polava, sopra Cepletischis, Centro Cian Ciub Ciö Ling: due case, due sale di meditazione (quella dei mille Buddha e quella frequentata da chi arriva per cercare la pace interiore. Il maestro Ghesce Lobsang Pendhe vive lì dal 2000, da quando ha sostituito il maestro Ghesce Yesce Tobden, uno dei monaci tibetani più famosi del mondo. Quest’ultimo, nel 1987 aveva conosciuto Plinio Benedetti. S’incontrarono al Centro Lama Tzong Kapha di Villorba (TV). L’anno successivo, lo stesso Plinio su consiglio di Ghesce va in India. Riferisce al Dalai Lama di avere acquistato una casa a Ciubiz, nelle Valli del Natisone che il Dalai “battezzò” Cian Club Ciö Ling (Posto, luogo di illuminazione nel Dharma). Il Dalai si informò sulle modalità di acquisto avvertendo Benedetti che ci sarebbero state delle interferenze e che sarebbero trascorsi due anni prima dell’inizio delle attività. E così in effetti avvenne.
La compravendita di quella casa non andò a buon fine e Plinio Benedetti ricorda che lo stesso monaco Ghesce lo aveva avvertito che quella non era la dimora ideale, consigliandolo di non acquistarla. Lo stesso giorno Benedetti aveva accompagnato il monaco a Castelmonte. Da uno spinciono del confessionale, il monaco gli aveva riferito che avrebbe dovuto cercare l’abitazione ideale alle radici del Matajur. Si arrivò così a Polava. Il centro fu acquistatao esattamente due anni dopo le parole del Dalai Lama e inaugurato nel 1990.
Grazie a Plinio e a sua moglie nacque il Centro di Polava. I lavori procedettero a rilento in base ai soldi (pochi) e all’entusiasmo (tanto). Nel maggio del 1996, in vista anche di una cospicua donazione di una discepola di Ghesce-La si potè iniziare i lavori di ampliamento del Centro con l’acquisizione e ristrutturazione di un edificio attiguo.
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