Poeti e stile vintage nella serata in rime tenutasi a Villa Moro

Poesia e jazz alle ore piccole con pienone di gente in via Turati, a Villa Moro di Pordenone per una ventina di artisti nel parco sotto le stelle del “Garden poetry 2011”. Grande successo nato quasi per caso, con il passaparola che ha calamitato gente da Treviso, Udine, Conegliano, fuori dai circuiti ufficiali dei “poeti laureati”. Atmosfera anni Sessanta nella splendida dimora firmata Donadon ormai disabitata e dosi massicce di creatività. Alessandro Cadamuro artista del vetro-scultura e poeta ha allestito la kermesse a rime libere, anche in friulano, con oltre cento appassionati d’arte e l’elegante padrona di casa Daria Moro.

«Ogni artista ha il suo percorso e la sua poetica – ha spiegato Cadamuro alla regia della direzione artistica che ha l’house-studio in Azzano Decimo -. Facciamo rivivere lo splendore di Villa Moro, con la voce dei poeti e dei musicisti di Sinonimo musicale. Tre poesie a testa recitate per riempire la realtà di bellezza».

Corto circuito tra arti visive e sonore che ha concentrato i talenti dei creativi di tutta la provincia, da Azzano Decimo a Sacile e Pedemontana. Al civico 9 di via Turati hanno letto le loro rime Maurizio Benedetti, Alessandro Cadamuro, Iliana De Monte, Paolo Facchin, Giovanni Fierro, Fabio Franzin, Rita Gusso, Luigina Lorenzini, Lucia Miorin, Lorenzo Mirmina, Giancarlo Morinelli, Ilaria Pacelli, Clara Salgado, Paolo Tomasella, Alba Trevisan. Stacchetti dei Sinonimo musicale con Livio Paludetti (contrabbasso), Nevio Basso (batteria), Franco De Mori (saxfono), Renzo Buset (chitarra).

«Nel parco della villa sono state esposte le opere di Giorgio Bianchet – ha anticipato Cadamuro – con la performance “forse farò qualcosa di Bianchet”. Rudy Barborini curerà le riprese e la fotografia per le edizioni ArtEurop. Appuntamento nel 2011, per rimetterci in gioco». Cadamuro esporrà le vetro-sculture dopo l’estate nelle gallerie di Fiumicello, Gorizia e poi a Stoccarda.

Chiara Benotti