Pochi vaccini ai bambini: pediatra friulana nel mirino dell’Ordine

Udine, le verifiche sono scattate dopo la segnalazione dell’Azienda 3. Il presidente Rocco: «Attendiamo chiarimenti per decidere come procedere»

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UDINE. L’Ordine dei medici di Udine ha aperto un’inchiesta nei confronti di una pediatra che opera nell’azienda sanitaria 3 (Alto–Collinare–Medio Friuli), dopo aver scoperto che la frequenza con cui venivano vaccinati i bambini era ben al di sotto della media del 95%, la cosiddetta “immunità di gregge”.

L’indagine è iniziata a metà novembre 2016 in seguito alla segnalazione di un Distretto che ha evidenziato, attraverso una fitta documentazione composta da circa 400 pagine, il basso indice vaccinale, in particolare quello riguardante il morbillo che si attesta al 48%.

I dati sono stati trasmessi all’Ordine dei medici che ha immediatamente chiamato e convocato ufficialmente la dottoressa per chiarire la sua posizione.

«Invitandola a un primo confronto – spiega il presidente dell’Ordine, Maurizio Rocco – abbiamo cercato di capire le motivazioni del calo».

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A seguito dell’incontro, che si è svolto a fine anno, il Distretto ha fornito un ulteriore report con i casi specifici di non copertura delle vaccinazioni dei bambini – i loro nomi e cognomi e la residenza – e il calendario delle profilassi per singolo paziente, «dal quale risultava – chiarisce Rocco – che la pediatra non teneva conto delle scadenze».

«Un elemento in più che deporrebbe a suo sfavore – aggiunge il presidente dell’Ordine – perchè riguarda dati raccolti negli ultimi mesi e riassumono in profondità la prassi con cui la donna operava».

La pediatra, che ora è assistita da un avvocato, è stata, quindi, convocata a comparire davanti al presidente dell’Ordine una seconda volta a inizio marzo.

«Nell’occasione, in presenza del legale – prosegue Rocco –, ha giustificato la propria posizione dichiarando di non essere assolutamente contraria ai vaccini, ma di aver ottemperato nei casi specifici da noi contestati alle volontà dei genitori».

La dottoressa avrà ora la possibilità di presentare una memoria scritta in base agli ulteriori dati che le sono stati contestati.

«Stiamo attendendo le controdeduzioni», conferma il presidente dell’Ordine dei Medici, che ha quindi messo “sotto osservazione” l’operato della pediatra.

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«L’apertura di un’inchiesta e di una verifica equivale per noi a un avviso di garanzia nei confronti del medico – specifica Rocco –. A seguito di questa prima fase, i dati del Distretto e le controdeduzioni del legale della pediatra verranno messi a confronto.

I risultati verranno valutati dalla commissione dei medici che, come una sorta di tribunale, deciderà se aprire o archiviare il procedimento».

«Stiamo parlando – conclude Rocco – di vaccinazioni obbligatorie e quindi ci auguriamo, a seguito dell’istruttoria, che la pediatra non abbia di fatto violato la deontologia dell’Ordine.

Purtroppo, però, in base ai primi dati in nostro possesso, sembra che, invece, sia possibile».

Sulla vicenda interviene anche il direttore del dipartimento di prevenzione dell’Azienda di assistenza sanitaria 3, Paolo Pischiutta.

«La segnalazione è partita da noi in base ad alcuni elementi precisi in nostro possesso – afferma –. Non stiamo parlando di una pediatra che si dichiara contraria ai vaccini, ma di una persona che non seguiva alla lettera il calendario vaccinale stabilito».

«Abbiamo verificato – conclude Pischiutti – la copertura dei bambini e abbiamo in particolare notato che c’erano “isole” intere non vaccinate, a tal punto che se ci fosse stato un virus si sarebbe scatenata un’epidemia.

Abbiamo trasmesso tutti i dati all’Ordine dei medici e se verrà aperto un procedimento nei confronti della donna saremo pronti a testimoniare.

Stiamo parlando di indici vaccinali molto bassi, non solo ritardi nel calendario, con medie ben al di sotto del 95%.

A Trieste, intanto, “sotto osservazione” sono altri due pediatri.

Si parla di decine, forse centinaia di bimbi compresi nella fascia 0-6 anni, che non sono stati sottoposti a profilassi obbligatoria.

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