Più carabinieri e meno profughi, dalla Prefettura un sì di massima

Aviano, l’incremento dell’organico dell’Arma sarà all’esame del comitato per l’ordine pubblico. Impegno a redistribuire in modo più equo i richiedenti asilo: nel comune adesso ce ne sono 150

AVIANO. Nella prossima riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza il prefetto Maria Rosaria Laganà proporrà l’aumento delle unità in servizio nella caserma dei carabinieri di Aviano. La rappresentante del governo si è anche impegnata per una redistribuzione su tutto il territorio provinciale dei richiedenti asilo.

Al centro dell’incontro l’alta concentrazione di stranieri ad Aviano. Circa 150 ospitati in due residence e in alcune abitazioni messe a disposizione da privati. Una richiesta che già il Comune aveva avanzato nelle scorse settimane, ma il recente episodio di tentata violenza, con uno degli ospiti dell’Aviano residence che ha sferrato un pugno e tentato di accoltellare un altro profugo, ha creato apprensione.

«Abbiamo rappresentato la situazione – spiega l’assessore alle politiche sociali, Alfonso Colombatti – e con il prefetto abbiamo ridotto la rilevanza dell’episodio accaduto la settimana scorsa. Adesso il ragazzo è stato sistemato a San Vito al Tagliamento dalla cooperativa che si occupa della gestione».

L’altro aspetto affrontato riguarda la sicurezza del paese. «Già avevamo esposto – prosegue l’assessore – il problema della caserma dei carabinieri che è sott’organico».

Questione non legata solamente alla presenza dei richiedenti asilo «perché – prosegue –, pur con una concentrazione così alta, non si è verificato alcun problema nei confronti della popolazione. Il prefetto ha riconosciuto che la sensazione dei cittadini è negativa».

La proposta di aumentare l’organico della stazione sarà portata nella prossima riunione del comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza convocato per lunedì.

L’altra richiesta reiterata dal Comune è la redistribuzione sul territorio dei richiedenti asilo: Aviano ne ospita circa 150. Secondo i dati forniti dal prefetto in provincia di Pordenone sono 27 i comuni interessati dalla presenza di richiedenti asilo e tra quelli con la concentrazione maggiore c’è Aviano.

«E’ stato preso l’impegno – continua – a lavorare perché ci sia una redistribuzione sul territorio, ma ovviamente non si sono potute fare promesse o fornire tempi certi».

Secondo l’assessore, al di là dell’aspetto umanitario, c’è anche un aspetto economico. «Mettere a disposizione una abitazione sfitta – spiega – può portare una entrata e credo che questo aspetto possa essere colto anche da altre realtà». Certo è che ad Aviano, con la presenza passata degli americani, c’è una grande presenza di strutture ricettive e seconde case.

Intanto ha avuto successo la festa promossa in parrocchia: i richiedenti asilo hanno preparato i piatti tipici delle loro terre e una parte del pomeriggio è stata dedicata a musiche e danze. «La festa è andata molto bene – conclude Colombatti –. E’ stato un pomeriggio di festa e di condivisione».

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