Pitone nel condominio, trovato il proprietario: «Non l'ho abbandonato, mi è mancato tanto»

PORDENONE. Risolto il caso del pitone rinvenuto sulle scale di un condominio di viale della Libertà: appartiene a un uomo che lavora nel settore della ristorazione. «Sono stato in ferie due giorni, la teca ha ceduto. Al ritorno non l’ho più trovato: altro che abbandonato, ci sono stato malissimo e non vedo l’ora di andare a riprendermelo».
A parlare è Marco Biasetto, che abita nello stesso palazzo di viale della Libertà all’incrocio con viale Venezia dove il pitone è stato rinvenuto venerdì sera, 16 agosto.
Dago è il nome del rettile, che ha sette anni. È un pitone constrictor di taglia media. «All’epoca lavoravo in un bar e conoscevo un cliente che li allevava.
Un giorno arrivò con un sacchetto: dentro aveva una cucciolata. C’erano quattro rettili: misi dentro la mano e lui si arrampicò. Mi aveva scelto e non esitai: me lo portai a casa, dove sino all’altro giorno abitava in una teca».
Un po’ vetusta, tanto che proprio nei due giorni di ferie del proprietario, si era rotta in un angolo. Il pitone era uscito «e nemmeno io mi spiego come abbia fatto ad arrivare alle scale dei garage del condominio».
Quando è tornato, «ho cercato dappertutto e non l’ho trovato. Ero disperato: altro che abbandonato, come ho letto su alcuni social, ci sono molto affezionato».
Marco Biasetto ha chiamato i vigili del fuoco, che lo hanno rassicurato: il pitone è in buone mani, al centro di recupero della fauna selvatica. Lo andrà a prendere martedì 20. «Non vedo l’ora di riportarlo a casa».
L’uomo rassicura: «Il morso del pitone constrictor non è pericoloso. Una volta mi sono avvicinato troppo per fotografarlo e lui, infastidito, mi ha morso. In due giorni non avevo più alcun segno. Non ha nemmeno la forza per uccidere stringendo, se non animali di piccolissime dimensioni».
Giallo risolto, dunque. Un caso che era cominciato venerdì, alle 22. «Dal mio appartamento ero sceso per prendere il gelato», dice Sante Gardiman.
«Aperta la porta delle scale che portano alle cantine, accesa la luce, a metà percorso mi sono imbattuto nel “bis”. Ho chiamato un condomino, che ha portato una scopa. Ma visto che il serpente sembrava tranquillo, abbiamo chiamato il 112, che ha mandato i vigili del fuoco». Caso chiuso. —
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