Piscina riabilitativa: tanti debiti e non c’è certezza sulla gestione

MANIAGO. Piscina riabilitativa di Maniago: si apre il nodo della gestione. Terminati i lavori da oltre 2 milioni di euro, avviati nel 2011, l’amministrazione Carli sta lavorando alla predisposizione della gara per affidare la gestione della struttura, per la quale si dovrà tenere conto del piano regionale della riabilitazione, la cui stesura è prevista nei prossimi mesi.
Individuare il gestore di quello che dovrebbe diventare un polo d’eccellenza provinciale, e non soltanto, è una missione impegnativa: i timori da parte anche dell’opposizione non mancano.
Tra i primi a esprimere preoccupazione sul futuro della struttura, considerate le lungaggini che si sono registrate nell’iter, è stato il consigliere Nicola Callegari. Stando alle prime ipotesi, infatti, la struttura avrebbe dovuto aprire i battenti nell’autunno di due anni fa.
«Se anche questo progetto dovesse naufragare – aveva messo in luce Callegari –, a Maniago non rimarrà nulla in termini di servizi. Non dimentichiamoci che l’apertura della piscina riabilitativa consentirà di dare maggiore valore anche all’adiacente impianto natatorio, dotato di palestre e centro benessere».
Dopo un percorso travagliato, ora si parla di affidamento della piscina, ma le difficoltà non sono finite. La maggioranza Carli, comunque, ha compiuto tutti i passi affinché si potesse registrare una svolta nella storia della piscina riabilitativa: basti pensare che il piano era sparito dalle programmazioni dell’Azienda sanitaria (Pal) del 2012 e 2013 e l’esecutivo ne ha ottenuto il reinserimento.
Quello dell’individuazione del gestore non è l’unico onere per il municipio: quest’ultimo, per diventare proprietario della piscina riabilitativa, si è dovuto indebitare.
«A fine estate è stato effettuato il collaudo dell’impianto e della struttura e il relativo passaggio di proprietà: ora il Comune di Maniago è divenuto a tutti gli effetti il proprietario dell’immobile – ha fatto sapere l’assessore alla sanità, Andrea Gaspardo –. Il Comune si è quindi dovuto accollare il mutuo acceso dal precedente proprietario (la società Maniago nuoto) e garantito con fidejussione dell’amministrazione Belgrado: tale garanzia risulta essere un atto ammesso dalla legge, ma non obbligatorio, che ha determinato un aumento dell’indebitamento dell’ente.
Tutto ciò va a sommarsi ai mutui relativi alla piscina, anch’essi coperti da garanzie fideiussorie approvate dalle amministrazioni comunali precedenti, di cui già negli anni scorsi abbiamo dovuto farci carico, peraltro in tempi di bilanci molto difficili per il Comune di Maniago».
Questo, insomma, il quadro. Al di là delle difficoltà, l’auspicio è che la piscina possa aprire presto i battenti.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto