Pignorata l’indennità a Marcuzzo

Pasiano, l’assessore non ha pagato il legale che gli ha fatto vincere una causa. L’accusa: non versò i contributi all’Inps

PASIANO. Il tribunale di Pordenone pignora l’indennità di assessore spettante a Gabriele Marcuzzo: si tratta un’azione di recupero crediti per la parcella non pagata a un avvocato.

I fatti risalgono ad alcuni anni fa: Marcuzzo, socio di una ditta con sede a Meduna di Livenza, era finito sotto la lente di ingrandimento di Equitalia per il presunto mancato versamento di contributi all’Inps dei dipedenti per oltre 80 mila euro. Marcuzzo si era fatto difendere dall’avvocato di Pordenone Alessio Pagnucco, che era riuscito a vincere la causa grazie a un vizio di forma nella notifica. Chiuso vittoriosamente il contenzioso, l’avvocato Pagnucco invia la sua parcella al cliente, ma Marcuzzo la contesta e non paga.

L’avvocato quindi esperisce un’azione di recupero crediti che termina con un atto di pignoramento ordinata dal tribunale di Pordenone dell’indennità da assessore di Marcuzzo dal Comune di Pasiano. L’atto è stato notificato venerdì al Comune: la parte della parcella non onorata ammonta a circa 4.800 euro e, con oneri vari, il pignoramento ammonta a 7.200 euro. L’indennità da assessore spettante a Marcuzzo è di circa 600 euro mensili e mancano solo tre mensilità alla fine del mandato elettorale.

«Ho contestato la parcella perché troppo esosa – si difende Marcuzzo –. Non sono stato soddisfatto di come sono stato seguito dal mio avvocato e quindi ho ritenuto di contestare la parcella. Mi è stato proposto anche uno sconto del 50 per cento, che ha fatto fondare i miei sospetti sull’esosità della parcella. Inoltre, avevo anticipato già una somma per le spese e l’avvocato ha incassato le spese processuali a carico dell’Inps decise dal tribunale per duemila euro».

Di tutt’altro avviso l’avvocato Pagnucco, noto per aver seguito il Comune di Pasiano in diversi contenziosi che hanno interessato l’ente. «È vero che Marcuzzo ha contestato la parcella – spiega –. Per questo motivo l’ho inviata nel novembre 2012 all’Ordine degli avvocati di Pordenone affinchè ne controllassero la regolarità. Abbiamo quindi ricevuto il visto di conformità da parte dell’Ordine e l’abbiamo rinviata a Marcuzzo. Nessuno sconto del 50 per cento. La nostra è un’azione di recupero crediti che fa seguito a numerose richieste, a un decreto ingiuntivo, con deposito di informative, scambi di mail e la notifica della sentenza. Gli avevamo anche proposto un piano di rateizzazione ma lui ha smesso di risponderci. L’autorità giudiziaria ha riconosciuto il nostro credito e a quindi predisposto il suo recupero mediante pignoramento».

Sulla vicenda, il sindaco Claudio Fornasieri commenta: «Non ho ancora visto l’atto. Mi riservo di valutare eventuali azioni dato che si tratta di una vicenda personale ma che può intaccare l’onorabilità dell’ente che rappresento».

Claudia Stefani

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