Piccinin al vertice della Fim Cisl

«Non c’è spazio per l’antagonismo sindacale oggi nelle aziende. Proseguire su questa strada significa esporsi al rischio che le imprese tentino di estromettere il sindacato oppure che lascino l’Italia». Giuseppe Farina, segretario nazionale della Fim Cisl, ha le idee chiare su quale sia il compito del sindacato oggi e sempre: trattare. Cercando di portare a casa il massimo, ma di «portarlo a casa, che poi significa, portarlo ai lavoratori». Detto questo, in Italia «c’è un problema di competitività ed anche di produttività, problemi che, per quanto di nostra competenza, possiamo anche affrontare», in attesa ovviamente che la politica metta mano alle storture del sistema-Paese. E questo significa che se la Sole Nidec pone un problema flessibilità, «è un tema su cui possiamo discutere, è una delle condizioni da affrontare, sapendo che l’alternativa è la cassa integrazione o il licenziamento. C’è anche un problema di utilizzo degli impianti, da noi storicamente più basso rispetto ad altri Paesi europei, perché per noi lavorare il sabato e la domenica è difficile. Ma o discutiamo anche di questo, oppure ci esponiamo al rischio di discutere di minore occupazione. E noi - spiega Farina - dobbiamo difendere l’occupazione».
Altro tavolo che si aprirà a breve è quello in Electrolux dove si punta ad affrontare un approfondimento sulla competitività. Sul tavolo c’è una bozza di proposta: la riduzione strutturale dell’orario di lavoro da 8 a 6 ore. Percorribile? «Solo se si tutela il reddito dei lavoratori, in caso contrario non credo - risponde il leader della Fim -. In Electrolux si sta gestendo la situazione con i contratti di solidarietà ma dovremo uscirne prima o poi e spero con un maggiore utilizzo degli impianti e non viceversa».
Farina era ieri a Pordenone per assistere al passaggio delle consegne della segreteria provinciale Fim da Cristiano Pizzo, entrato in segreteria Cisl, e Gianni Piccinin che guiderà da oggi la categoria dei metalmeccanici pordenonesi, e della segreteria regionale dove sempre Pizzo ha lasciato e Sergio Drescig (alla guida dell’organizzazione udinese) ha assunto. (e.d.g.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto