Piazza San Giacomo perde un “pezzo”: chiude il bar Ottelio

Udine. Dopo 16 anni, il titolare Stefano Bomben passa la mano. La proprietà: nei prossimi mesi un’offerta più articolata
Udine 4 Giugno 2013. Bar Bistrot e Bar Otelio in Piazza San Giacomo. Copyright Petrussi Foto Press / Diego Petrussi
Udine 4 Giugno 2013. Bar Bistrot e Bar Otelio in Piazza San Giacomo. Copyright Petrussi Foto Press / Diego Petrussi

UDINE. Chiude il Caffè Ottelio, locale storico di piazza San Giacomo, punto di riferimento della movida del capoluogo.

Dopo quasi 16 anni di attività – la gestione era stata rilevata nel 2001, ma il caffè è stato inaugurato nel 1995 –, il titolare Stefano Bomben ha deciso di abbandonare il progetto e chiudere un capitolo del proprio percorso professionale.

Il Caffè passa la mano a «un progetto più ambizioso – come conferma il proprietario dell’immobile, Adriano Giacomelli –. Un progetto che porterà un’offertà articolata e che andrà a concretizzarsi nei prossimi mesi. Comunque in linea con quello esistente. Tutte le opere saranno coordinate dallo studio Marpillero, naturalmente di concerto con la Soprintendenza e la proprietà».

L’Ottelio, bar caffè apprezzato anche da residenti e turisti che amano godere di piazza San Giacomo, dal 30 settembre ha chiuso i battenti. Tante le voci che sono circolate negli ultimi giorni in merito alla decisione del gestore di rinunciare all’attività, in particolare quella relativa ai costi troppo elevati degli affitti.

Voci, però, smentite dallo stesso Bomben, il quale, rimarcando i buoni rapporti con la proprietà, motiva la scelta alla volontà di trascorrere più tempo con la famiglia e dedicarsi con attenzione all’altro locale che da un paio d’anni gestisce, il «Ginger» di via Poscolle.

«Gli anni passano e non ce la facevo più a seguire con dedizione entrambe le attività: ho preferito concentrarmi solo su una delle due – riferisce Stefano Bomben –, ovvero il Ginger, che ritengo sia un vero e proprio gioiellino in città. Non solo – prosegue il gestore del locale –; la decisione è dovuta anche al fatto che in questi anni mi sono dedicato troppo poco alla mia famiglia. Ho due bambini e una moglie che hanno avuto sin troppa pazienza: gestire due locali del genere significa lavorare giorno e notte e sono stato poco presente. Adesso – prosegue –, riducendo gli impegni, ne guadagnerà la qualità della mia vita».

Detto questo, quasi 16 anni all’interno di un locale non sono pochi e lo stesso gestore confessa di essere comunque molto dispiaciuto all’idea di dover abbandonare l’attività.

«È il locale più grande e più bello della piazza e ha accompagnato una fase della mia vita – confessa Bomben –, ma è ora di dare una svolta e anche se è stata una scelta sofferta sono contento. Con la proprietà ho sempre mantenuto un buon rapporto – precisa –, o non sarei rimasto per tutti questi anni».

Dagli aperitivi alle serate con musica, dalle colazioni ai pranzi passando per i caffè, questa attività ha sempre rappresentato un’attrazione della piazza e i clienti più affezionati sono rimasti sorpresi alla notizia della chiusura.

«In tanti hanno manifestato il proprio dispiacere: Udine, alla fine, è una città piccola e ci si conosce un pò tutti – ha concluso l’ex gestore –, ma proprio per questo spero mi seguiranno al Ginger, che si trova a pochissimi metri di distanza».

Il Caffè Ottelio ebbe origine dalla felice intuizione di alcuni imprenditori udinesi che nel 1995 andarono a valorizzare i locali di questo antro sino ad allora destinato a panificio cittadino.

La vecchia attività produceva fumosi scarichi da cottura e panificazione e violente vibrazioni impartite dai vecchi forni a nafta che turbavano i sonni mattutini degli abitanti del palazzo.

Nacque così il Caffè Ottelio, una pietra miliare nell'offerta di salotto-caffè in città.

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