Piazza primo maggio, un udinese su due snobba il parcheggio

UDINE. Un udinese su due snobba il nuovo parcheggio di piazza Primo maggio e continua a preferire gli stalli blu di Giardin grande nonostante gli aumenti. Per un’ora di sosta “all’aperto” adesso si spende un euro e 50 centesimi, più del doppio di quanto serve per sostare lo stesso tempo nella nuova struttura sotteranea alle pendici del colle del castello: lì bastano infatti 70 centesimi.
Eppure anche ieri il parcheggio di piazza Primo maggio è rimasto vuoto (a seconda dell’orario c’erano dai 250 ai 300 posti liberi) mentre molte automobili (in media circa 150, tante quante erano presenti nel parcheggio secondo il monitoraggio di Ssm) avevano occupato gli stalli attorno all’ellisse e nell’area di fronte agli uffici della Turismo Fvg.
Il “sogno” del Comune di liberare la piazza dalle auto sembra dunque destinato a rimanere tale perché molte persone preferiscono spendere di più pur di camminare di meno. «Devo andare in via Manin - ci spiega una ragazza che ha appena lasciato l’auto nei pressi del bar Beethowen - e non mi fermerò molto, poi parcheggiare sottoterra non mi è piaciuto».
Un altro automobilista si giustifica dicendo che non sapeva che ci fosse un prezzo diverso, ma c’è anche chi i conti li sa fare bene: «È mezzogiorno passato e devo andare a pranzo quindi mi conviene comunque il parcheggio in superficie visto che dalle 13 alle 14.30 la sosta è gratuita e se sforo di qualche minuto spero di non prendere la multa».
Al momento la gratuità della pausa pranzo vale solo negli stalli blu. Il piano della sosta, che mira a favorire i parcheggi in struttura, prevedeva di invertire la gratuità aumentandola di mezz’ora, dalle 13 alle 15, ma la proposta ha causato le proteste di ristoratori, commercianti e residenti così il Comune l’ha congelata e il sindaco Furio Honsell si era detto favorevole all’introduzione della pausa pranzo gratuita nei parcheggi in struttura mantenendo anche quella in superficie.
Anche questa contro-proposta è però rimasta bloccata. E così in alcuni orari parcheggiare in superficie è più conveniente nonostante il ticket più caro.
«Per fare della valutazioni sul gradimento degli utenti dovremo osservare l’andamento dell’utilizzo da metà settembre a fine anno - dice il direttore di Ssm, Pierluigi Pellegrini - perché in questo periodo con le scuole chiuse e le ferie la richiesta si è ridotta di molto.
A giugno, quando il parcheggio era gratuito avevamo tutti i 400 posti occupati e altre 300 auto in Giardin grande. Adesso invece ce ne sono circa 130-150 all’interno e altrettante fuori. Il che significa che la richiesta si è più che dimezzata. Prima di esprimere giudizi sull’utilità del parcheggio quindi è meglio attendere, ma in queste prime tre settimane è vero che in molti continuano a parcheggiare nell’ellisse nonostante il costo sia più alto».
Anche l’altro nuovo parcheggio ricavato nell’area di fronte al teatro Nuovo Giovanni da Udine resta semivuoto. Ma in quel caso a orientare le scelte degli autombilisti sembra essere proprio il prezzo. Invece di lasciare l’auto in quel parcheggio, che in precedenza era gratuito, pendolari e dipendenti dell’azienda sanitaria si sono trasferiti in viale Trieste, via Chinotto, via Pola e via Spalato dove - dicono i residenti - adesso è impossibile trovare un posto libero.
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