Perizie sui negozi, la difesa: «Acquisizioni ponderate»

Udine 22 aprile 2016.COOPCA assemblea dei soci..Copyright Foto Petrussi / Ferraro Simone
Udine 22 aprile 2016.COOPCA assemblea dei soci..Copyright Foto Petrussi / Ferraro Simone

Pareri tecnici per dimostrare che le acquisizioni di CoopCa dei punti vendita non furono il risultato di una «politica di imprudenza» come sostenuto dal pm «ma si trattava di operazioni che avevano un valore appurato sulla base di specifiche perizie». Ad affermarlo è l’avvocato Giuseppe Campeis, legale di alcuni componenti del Cda della Coopca, la cooperativa carnica di consumo fallita nel 2016 dopo 110 anni di attività. Al termine dell’udienza svoltasi ieri al tribunale di Udine, nel processo in corso per bancarotta, abusiva attività di raccolta del risparmio e truffa, sono stati sentiti cinque testi della difesa.

Si tratta del commercialista Giovanni Sgura, cooptato nel 2015 come liquidatore, del geometra Enrico Boscaro il quale si occupò della valutazione dei beni immobili (a valore di mercato e di pronto realizzo), di Enrico Rovere a cui spettò la revisione delle perizie di stima dei rami d’azienda e delle prospettive economiche e finanziarie della società, di Giacinto Pellegrino che aveva svolto le perizie per tutte le filiali e sui punti vendita usando i criteri del costo della locazione e della percentuale sul fatturato (incarico che gli venne dato dopo la presentazione della richiesta di concordato) e del geometra Daniele Dal Bo a cui fu affidato l’incarico di verificare la congruità delle stime relative ai beni mobili di proprietà di CoopCa.

«Si tratta di pareri – conclude Campeis – che diventano la base per una difesa tecnica che opporremo alle valutazioni fatte dal consulente del pm presentando dati che non sono stati tenuti in considerazione e che dimostrano che le acquisizioni sono state ponderate». —

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