Perde il controllo della vespa e finisce sotto l’autobus: muore medico di Gemona
L’incidente a Trieste. L'uomo ha perso il controllo del mezzo mentre scendeva verso il centro città

Una curva presa troppo larga, forse a velocità sostenuta. E quando ha tentato di frenare, era già troppo tardi.
Lorenzo Urbani, 55 anni, è morto venerdì in via de Marchesetti schiantandosi con la Vespa contro un autobus della linea 26. Urbani, originario di Gemona, era un medico del Pronto soccorso dell’ospedale di Gorizia.
Ma era molto conosciuto anche a Trieste, dove aveva studiato all’università e dove aveva anche lavorato fino a non molto tempo fa.
L’incidente è avvenuto nel primo pomeriggio, attorno all’una e mezzo, nei pressi dell’incrocio con via Biasoletto. I sanitari del 118 hanno tentato in tutti i modi di rianimare il cinquantacinquenne, in quel momento già in arresto cardiaco a causa delle gravissime lesioni.
Avevano un collega tra le mani. Le operazioni sono continuate in ambulanza e anche in Pronto soccorso. Ma niente da fare. In ospedale, pochi minuti dopo, è stato constatato il decesso. La notizia della morte del medico, oltre ai famigliari, ha sconvolto l’intero ambiente sanitario dell’Asugi.
Sotto choc, come si può immaginare, anche l’autista della Trieste Trasporti: una donna di 45 anni che nulla ha potuto per evitare l’impatto.
Dunque la dinamica. Il dottor Urbani stava percorrendo via de Marchesetti in sella alla sua Vespa, in discesa, quindi da Cattinara in direzione del centro città. La strada in quel punto è quasi a gomito. Il cinquantacinquenne, in curva, non è riuscito a restare nella propria carreggiata e ha invaso la corsia opposta.
Quando si è reso conto di trovarsi contromano, ha frenato inchiodando. Ha perso il controllo ed è caduto a terra. Ma proprio in quel momento stava sopraggiungendo in salita l’autobus. La conducente si è accorta di cosa stava accadendo e ha avuto la prontezza di fare l’unica cosa che poteva fare in quei pochi istanti: fermarsi immediatamente.
Solo che il medico era già sbalzato sull’asfalto: la Vespa ha sbattuto contro il bus, mentre lui è finito sotto il mezzo. Sul posto, oltre all’ambulanza e all’automedica del 118, sono intervenute tre pattuglie della Polizia locale e i Vigili del fuoco.
Urbani era di Gemona, lavorava al Pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni di Dio, a Gorizia, e abitava a Trieste. Quella Trieste dove aveva studiato e scelto di vivere perché innamorato del mare. Parla commosso e con un filo di voce Massimo Fioretti, direttore del Pronto soccorso di Gorizia, nel ricordare l’amico e il collega Lorenzo Urbani.
«Era uno di noi, un gruppo di dieci medici affiatati che condivide tante ore assieme nella cura dei pazienti. Siamo sconvolti e addolorati, quella di Lorenzo è una grave perdita improvvisa che ci lascia tutti costernati.
Era un bravo clinico, un professionista che sapeva gestire le situazioni...», racconta Fioretti, da quattro anni alla guida delle emergenze all’ospedale goriziano. Le situazioni, complesse, sono quelle di un Pronto soccorso dove bisogna capire al volo le gravità e intervenire. Subito, dando le priorità. E Urbani sapeva farlo con professionalità.
Dopo la laurea e la specializzazione in Medicina interna all’Università di Trieste, Urbani, grande appassionato di ballo, aveva lavorato sia all’ospedale Maggiore sia a Cattinara. Dopo Gemona, la sua città natale, sempre al Pronto soccorso prima di approdare a Gorizia. Eppure il dottor Urbani non aveva voluto lasciare Trieste.
«Il mare e la sua vespetta, lo vedo ancora così...», dice Fioretti incredulo assieme a tutto lo staff di medici del San Giovanni di Dio. Già, il mare e la Vespa, perché accanto al lavoro di medico, quando poteva, Urbani si ritagliava il suo spazio di libertà e di svago nella città in cui aveva deciso di abitare.
Prima le prime notizie concitate dell’incidente, poi la conferma: l’uomo morto contro l’autobus in sella alla Vespa è proprio Lorenzo. Non appena rintracciati e avvisati i familiari, che vivono a Gemona, in serata sono arrivate le condoglianze e la costernazione da parte del Pronto soccorso di Gorizia e di tutta l’Asugi.
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