Per difendersi i negozianti investono migliaia di euro

I commercianti costretti ad acquistare i più moderni sistemi di sorveglianza

UDINE. Accanto ai furti nei negozi di abbigliamento, scarpe e occhiali, ci sono quelli che riguardano refurtiva “speciale”, come automobili, sistemi satellitari o biciclette. Colpi che vengono messi in atto di notte attraverso spaccate con danni anche a strutture o alle stesse automobili.

«Ci siamo dotati di sistemi e tecnologie allo stato dell’arte per prevenire i furti - spiega Giovanni Cadamuro, responsabile delle relazioni esterne di Autostar -, e le forze dell’ordine sono ineccepibili». Tutti i commercianti sono infatti concordi sull’operato ottimo e sulla collaborazione di carabinieri e polizia, Enzo Cussigh compreso.

«Li sentiamo sempre vicini - spiega il proprietario della Cussigh Bike, che gestisce assieme a Cesare Floreani -, assieme ai responsabili della vigilanza privata. In Italia le cose funzionano anche meglio rispetto ad altri Paesi, ma purtroppo i problemi spesso sono oltreconfine, nei luoghi d’origine di chi viene qui a delinquere».

La Cussigh Bike, conosciuta in tutto il Triveneto come leader nel mondo delle biciclette, ha subito nel 2012 un furto da 80 mila euro: i ladri hanno tranciato una saracinesca esterna e quindi hanno sfondato la porta d’ingresso. «Dopo quel fatto abbiamo fatto un investimento importante per la sicurezza, che pesa ancora sull’economia dell’azienda, adottando molte misure che per riservatezza non possiamo spiegare. Ma il sistema pare funzionare, perché qualche mese fa abbiamo verificato attraverso le telecamere che un uomo col passamontagna ha cercato di avvicinarsi alla nostra struttura, ma non ci è riuscito. Il colpo è stato sventato».

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