Pedrotti o Pedicini, si vota Pordenone sceglie il sindaco

Dopo un mese e mezzo di campagna elettorale, l’alternativa è tra centro-sinistra e centro-destra Ieri candidati in relax: il manager ha riparato la bicicletta, l’architetto si è dedicato alla famiglia
foto missinato telepordenone pedrotti e pedicini stretta di mano
foto missinato telepordenone pedrotti e pedicini stretta di mano

di Stefano Polzot

Dopo un mese e mezzo di campagna elettorale, oggi e domani i pordenonesi sceglieranno il loro sindaco. Dei sei candidati iniziali, il primo turno ne ha “scremati” due: Claudio Pedrotti, espressione di Pd, lista Bolzonello e Vivo Pordenone, che al primo turno ha ottenuto il 40,56 per cento (10 mila 867 consensi) e Giuseppe Pedicini, riferimento di Pdl, Lega nord, Nuova Pordenone e Pensionati, che il 15 e 16 maggio ha conquistato il 35,63 per cento (9 mila 547 voti).

In palio la successione al sindaco, Sergio Bolzonello, il quale, dopo due mandati, chiude un’esperienza decennale alla guida del municipio, e con essa la leadership tra centro-destra e centro-sinistra. Se il primo schieramento espugnasse la città, conquisterebbe il definitivo primato in provincia di Pordenone. In caso contrario, il centro-sinistra, reduce da una serie di sconfitte, segnerebbe un’inversione di tendenza. Una sfida, insieme a quella triestina, vista con attenzione anche al di fuori del Friuli occidentale, perché segna, di fatto, l’avvio della campagna elettorale per le regionali del 2013.

Il nuovo sindaco di Pordenone, poi, oltre a determinare la futura giunta, ha un ruolo di peso in molti organismi di secondo grado: le società controllate Gea (ambiente, acqua e rifiuti) e Gsm (parcheggi e mobilità), il Consorzio universitario, l’Ambito territoriale ottimale per il servizio idrico, che riunisce 36 Comuni, la Fiera e l’Atap. Il primo cittadino di Pordenone, inoltre, presiede l’assemblea dei sindaci in campo sanitario.

Un posto chiave, quindi, anche dal punto di vista partitico: l’esperienza passata insegna che chi svolge il ruolo di sindaco siede su un trampolino di lancio politico, se è in grado di saperlo amministrare.

In queste ultime due settimane di campagna elettorale, Pedicini, che inseguiva l’avversario, ha dettato l’agenda, puntando sulla riduzione delle tasse e la gratuità di alcuni servizi; Pedrotti ha replicato accusando l’avversario di promesse irrealizzabili e confermando un programma in continuità con quello dell’amministrazione Bolzonello. Insomma due metodi e due stili diversi, che verranno giudicati dagli elettori oggi e domani, tenendo conto anche delle indicazioni date dai candidati sconfitti: Giovanni Zanolin (Il Ponte), Alberto Rossi (Api e Futuro Pordenone) e Maurizio Salvador (Udc) hanno dato libertà di scelta, mentre Giovanni Del Ben ha auspicato la vittoria del centro-sinistra pur criticando lo schieramento Pedrotti per la mancata formalizzazione di un accordo. Complessivamente hanno raccolto due settimane fa 6 mila 378 consensi, pari al 23,81 per cento dei voti validi espressi. Se si aggiungono coloro che non hanno partecipato al primo turno (31,43 per cento), sono 19 mila i voti destinati a condizionare, in un senso o nell’altro, il risultato finale. Determinante anche la capacità dei due schieramenti di aver compattato e mantenuto in tensione il proprio elettorato, spingendolo a tornare ai seggi.

Ieri i due candidati si sono concessi una giornata di relax, che replicheranno oggi. «Per scaricare la tensione - afferma Pedrotti - ho messo a posto la bicicletta che ho usato intensamente in queste settimane per girare la città». Dopo il voto nel seggio posto alle scuole davanti al Sacro Cuore in mattinata, il manager Electrolux trascorrerà la giornata in famiglia, insieme ai figli Edoardo e Valeria e alla moglie Amalia. Domani seguirà l’avvio dello scrutinio da casa per poi trasferirsi nella sala rossa del municipio.

Giornate di relax anche per Pedicini: «Ho passato finalmente qualche ora riposando - commenta - dopo un periodo particolarmente intenso». Il giorno festivo, dopo il voto in mattinata alle scuole di Borgomeduna, lo trascorrerà con la moglie Claudia e le figlie Sara ed Elisa. Dalle 15 di domani sarà nella sala rossa del municipio per seguire lo scrutinio in diretta. Uno spoglio che rivelerà il futuro di Pordenone nei prossimi cinque anni.

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