Peculato d’uso e truffa allo Stato nei guai un ex vigile del fuoco

Truffa aggravata ai danni dello Stato e peculato d’uso. Queste le ipotesi d’accusa di due indagini che coinvolgono il funzionario dei vigili del fuoco in pensione Riccardo Furlan, 66 anni, di Roveredo in Piano, ex presidente dell’Aeroclub di Pordenone. Il pm Maria Grazia Zaina ha notificato l’avviso di conclusione. Quando la guardia di finanza di Pordenone ha effettuato un sopralluogo all’aerocampo in Comina, il 9 giugno 2017, agli albori della verifica fiscale, i militari hanno notato i velivoli che rullavano in pista e una Land Rover del 115. È nata così l’indagine per peculato d’uso a carico dei pompiere in pensione Riccardo Furlan e Lodovico Pignat, 61 anni, di Cordenons. Il pm ha contestato a Pignat, responsabile della manutenzione, di aver prelevato in orario di lavoro con la Land Rover 25 litri di carburante in Comina per portarli all’aeroporto di Campoformido, su indicazione del suo superiore Furlan. È emerso che mentre Pignat veniva sentito dai finanzieri (verbale chiuso alle 14.50) alle 14.35 il suo badge era stato strisciato da ignoti in uscita dalla sede di lavoro. In una lettera alla procura il comando vigili ha specificato che Pignat ha fatto una sosta lungo la strada verso l’officina dove doveva portare il mezzo. Così il pm ha chiesto l’archiviazione. Il gip Eugenio Pergola, però, notando incongruenze fra lettera e verbale, ha chiesto indagini integrative. La Finanza ha appurato che non risultava alla concessionaria, peraltro non specializzata nel marchio Land Rover, un appuntamento in officina.

L’ipotesi di truffa allo Stato riguarda solo Furlan per aver incassato la retribuzione in 4 giornate di lavoro senza averne diritto. In un caso il pm ritiene che abbia documentato falsamente la sua presenza in ufficio con strisciata del badge mentre partecipava, quale presidente dell’Aeroclub, a una cerimonia del Rigel, in altri tre casi ritiene che, mentre risultava assente per malattia, sia stato a una cerimonia e a una riunione come presidente dell’Aeroclub e abbia tenuto una conferenza all’ordine degli ingegneri. La Corte dei conti valuta eventuali profili di danno erariale. Furlan ha ricevuto una sanzione amministrativa dal prefetto perché gli è stata contestata l’usurpazione di titoli e onori. La Finanza ha appurato che Furlan ha conseguito la laurea triennale in ingegneria, ma per potersi firmare “ing.” serve l’iscrizione all’albo. Pronte a dare battaglia le difese. «Sono convinto dell’assoluta innocenza di Pigna – ha affermato l’avvocato Paolo Dell’Agnolo –. Chi lo conosce sa che è una persona onesta, un vigile del fuoco che si è sempre dato agli altri, una persona specchiata. La ricostruzione dell’accusa non è ancorata a quello che è accaduto, siamo sicuri che lo riusciremo a dimostrare davanti a un giudice». Sulla stessa lunghezza d’onda l’avvocato Valter Buttignol che assiste Furlan: «È un uomo provato, ma chiariremo tutto». —

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