Pecoranera invita a Raveo: «Venite a darmi una mano»

Pecoranera cerca proseliti. Denis Bonanni, il trentenne carnico che firma l’omonimo libro manifesto della vita agreste (Marsilio), invita gli aspiranti agricoltori a trascorrere assieme a lui e alla sua compagna, Monica, una settimana a Raveo. Un’iniziativa che ormai si ripete da qualche anno, registrando sempre il tutto esaurito. Evidentemente lo stile di vita green proposto da Bonanni desta sempre un certo interesse, soprattutto per chi ha voglia di staccare la spina e uscire dal tram tram quotidiano.
«La primavera è alle porte – scrive Denis Bonanni sul suo seguitissimo blog, visibile all’indirizzo www.progettopecoranera.it – e, come da tradizione, rinnoviamo il nostro invito: se vi va di trascorrere una settimana in Carnia per darci una mano, saremo ben lieti di ospitarvi. Non è richiesta alcuna esperienza agricola, ma buona volontà e spirito di adattamento». La full immersion nel mondo agreste è a costo zero e non prevede profitti di sorta: ai partecipanti si offrono vitto e alloggio in cambio di lavoro. «Potrete alloggiare nella casetta di legno oppure nel tepee indiano (per i più coraggiosi) – spiega Bonanni promuovendo la sua iniziativa –. Provvederemo noi ai pasti che saranno prevalentemente vegetariani e di nostra produzione ma, considerato il periodo (uscendo dall’inverno nell’orto non c'è gran varietà), anche da prodotti acquistati, di provenienza biologica e locale. L’impegno previsto – aggiunge – è di sei ore al giorno, senza fretta o cartellini da timbrare. Trascorreremo molto tempo assieme e non mancheranno le occasioni per condividere le nostre esperienze». Quest’ultimo è un punto essenziale per il trentenne carnico: certamente queste settimane sono organizzate per incrementare la manodopera nella stagione primaverile, ma anche per interagire con le persone e confrontarsi sui temi della sostenibilità e della ruralità. «Possiamo mostrare com’è possibile vivere in mezzo alla natura – racconta l’autore di Pecoranera – dando la possibilità, a chi è interessato a cambiare vita, di fare una prova di una settimana per valutare cosa significa nel concreto lasciare la città, i suoi agi, la sua routine».
La permanenza minima nei campi di Raveo è di una settimana. Cinque giorni saranno dedicati al lavoro, due saranno liberi per trascorrere del tempo in relax o fare una passeggiata nei dintorni. Bonanni ha già fissato i periodi per la realizzazione di questi stages agresti: dal 10 al 16 e dal 17 al 23 marzo, dal 7 al 13 e dal 21 al 27 aprile, dal 28 aprile al 4 maggio, dal 2 all’8 giugno. In ogni turno saranno ospitate al massimo tre persone e le adesioni pare siano già numerose.
Ma cosa faranno, nello specifico, gli aspriranti agricoltori ospitati a Raveo? «Nelle due settimane di marzo – annuncia Bonanni – lavoreremo alla realizzazione del giardino commestibile, con la piantumazione di numerosi alberi da frutto e con la costruzione di una recinzione protettiva. Sarà anche il momento delle prime semine: orzo, avena, fave e piselli. Aprile e maggio sono tradizionalmente dedicati alle semine e ai trapianti: ci occuperemo della cura dell'orto, delle serre e dei campi. Chi arriverà a giugno sarà il custode del lavoro fatto e curerà le piante in fase di crescita».
Tutte le informazioni aggiuntive sulla location e sul progetto sono reperibili sul sito www.progettopecoranera.it. A Raveo, intanto, l’autore di Pecoranera continua a vivere e alavorare al ritmo antico della natura: «Chi verrà a trovarci troverà noi due, Devis e Monica, impegnati a tempo pieno, o quasi, nel portare avanti il progetto. Non siamo un'azienda agricola con ettari di terra a coltura intensiva, ma una piccola realtà di autoproduzione: molte chiacchiere, ma anche tanto impegno. Non sempre risultati perfetti – ammettono –, ma tanta voglia di mettere in tavola il cibo da noi coltivato». Un’esperienza concreta di decrescita felice tutta made in Friuli.
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