Passa al Comune il blocco dell’ex dogana a Coccau

TARVISIO. È stato sottoscritto in questi giorni il contratto di comodato gratuito tra il Comune di Tarvisio e l’Agenzia del Demanio per il passaggio degli immobili siti al confine di Coccau, dove...
Di Giancarlo Martina

TARVISIO. È stato sottoscritto in questi giorni il contratto di comodato gratuito tra il Comune di Tarvisio e l’Agenzia del Demanio per il passaggio degli immobili siti al confine di Coccau, dove avevano sede gli uffici della dogana, la caserma dei carabinieri e le garitte dei posti di controllo.

Dal sindaco Renato Carlantoni il grazie al Demanio, e in particolare il dottor Di Blasio e al suo staff «per essere riusciti, in breve, a ottemperare alle pratiche per farci entrare in possesso dei beni che saranno oggetto di un progetto Interreg Italia - Austria, al quale il comune partecipa assieme al comune di Arnoldstein».

Il progetto prevede, come era stato annunciato, la realizzazione di un museo della Dogana finalizzato all’esposizione di materiale, quali divise e tutto ciò che caratterizzava il confine di una volta, fino all’Europa Unita. Chiaramente l’obiettivo è anche quello di approfittare dell’eventuale finanziamento di questo progetto che ha un quadro economico di 700 mila euro per sistemare le due palazzine e anche l'area attigua, attualmente fatiscenti e che non rappresentano un bel biglietto da visita per il nostro Paese.

Oltre al museo è previsto anche un info point per i ciclisti, mentre il comune di Arnoldstein amplierà la propria offerta museale sia del proprio comune ed anche all'interno della struttura confinaria stessa.

«In occasione della firma del contratto – aggiunge il sindaco di Tarvisio – abbiamo anche approfittato per porre in essere tutte le procedure necessarie per addivenire nel più breve tempo possibile alla valorizzazione della caserma Lamarmora del capoluogo, la cui area, recentemente svincolata dalla Prefettura, è quindi nuovamente disponibile per una riqualificazione turistico alberghiera».

I passaggi sono quelli di una previsione urbanistica dell’area, a carico del Comune, e successivamente un bando di gara da parte del demanio, in modo tale da mettere l’immobile sul mercato.

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