Paruzzi: siamo il paradiso del fondo dal Tarvisiano alle Alpi Carniche

SALT LAKE 2002-- Italy's Gabriella Paruzzi gold medalist in Ladie's 3O Km cross country.
SALT LAKE 2002-- Italy's Gabriella Paruzzi gold medalist in Ladie's 3O Km cross country.

TARVISIO. «Lo sci di fondo si può praticare con soddisfazione in ogni polo sciistico della montagna friulana, dove si offrono piste sempre ben curate sia per i turisti sia per i praticanti l’agonismo: siamo nel paradiso del fondo».

Parole di Gabriella Paruzzi, la campionessa olimpica di Salt Lake City 2002, che di strada, partendo dalle nevi di Fusine, ne ha fatta tanta coronando la splendida carriera nel 2004 con la conquista della coppa del Mondo.

«In Friuli si può sciare su piste meravigliose per addentrarsi in ambienti naturali di pregio – parla con entusiasmo al telefonino la campionessa, che ben volentieri concede udienza dal posto di responsabilità ricoperto ad Auronzo dove guida il Gruppo sportivo della Forestale –. A due passi dagli abitati dei nostri paesi, infatti, sono offerti itinerari panoramici che invitano a compiere appaganti passeggiate. Ne consegue che sono anche l’ideale per l’approccio alla disciplina dei neofiti e di coloro che non hanno ancora piena dimestichezza con le tecniche del fondo».

Piste ideali, dunque, per dedicarsi a una pratica sportiva che fa bene al fisico.

«Certamente, abbiamo anche la fortuna di avere piste a bassa quota, sugli 800 metri, dove si fa meno fatica che ai 1.800-2.000 di quota, come in genere in tutto l’arco alpino, dove c’è minore ossigeno. Da consigliare, nel Tarvisiano, sono gli anelli della Val Saisera, che presenta panorami da Grande Nord, l’Arena del Golf al Priesnig (quella intitolata alla campionessa, ndr) e la Camet di Sella Nevea. Nelle Alpi carniche attraggono le piste gestite di Sappada, il Centro nordico di Piani di Luzza a Forni Avoltri, gli itinerari di Forni di Sopra che spesso ospitano competizioni nazionali e internazionali, quelli della Val Pesarina e dei Laghetti di Timau in comune di Paluzza, dove sono cresciuti i fratelli Di Centa. Senza dimenticare il centro nordico di Piancavallo, dove c’è un anello illuminato per sciare in notturna».

I consigli di Gabriella Paruzzi agli amanti del fondo?

«Agli sciatori esperti non c’è che da ricordare loro che lo sci di fondo va praticato nel rispetto del prossimo e che in pista è buona educazione cercare d’essere d’aiuto a chi è in difficoltà. Ai praticanti a livello turistico, invece, consiglio di avvicinarsi per gradi al fondo partendo dalle lezioni di un maestro di sci, che può anche essere l’opportuna guida per le prime uscite».

I materiali?

«Chi è alle prime esperienze può rivolgersi ai noleggi di sci, mentre in un secondo tempo, una volta che ha fatto pratica e ha deciso di continuare a praticare il fondo, può acquistare i materiali con le caratteristiche più opportune, ossia a seconda se ha scelto di sciare a skating o di dedicarsi al classico passo alternato».

Quando un principiante può affrontare le piste di livello tecnico elevato, quelle utilizzate per le gare?

«Èbene non illudersi e avere pazienza in quanto la sciata appaga quando ti muovi in sicurezza in base alle capacità. Quindi, è sempre opportuno che ognuno sia consapevole dei propri mezzi e si informi sulle caratteristiche dei percorsi in cui vuole addentrarsi, E’ bene che ripieghi su itinerari più facili se non si ritiene all’altezza di potere superare ogni difficoltà».

La stagione sciistica è al palo, chi ha programmato per tempo l’avvio stagionale, servendosi di appositi corsi organizzati dagli sci club, è sufficientemente allenato, ma per gli altri è consigliabile un’attività presciistica?

«Un po’ di esercizio è utile per chi è a digiuno di pratiche sportive, questo è certo. Invece, chi fa già sport, come i ciclisti e praticanti la corsa, la presciistica può essere breve, può cominciare per gradi a impratichirsi. Certo è, e ciò vale per tutti, le prime volte in genere non sono granché appaganti, ma le soddisfazioni non mancheranno a chi si accorge che di giorno in giorno si sente più sicuro sugli sci».

Il Friuli ha una grande tradizione nel proporre campioni alla Nazionale e sulle piste gli incontri con atleti di prim’ordine sono graditi dai turisti. Anche l’agonismo fa promozione turistica?

«A tutti gli amanti del fondo piace sciare con i campioni, frequentare le loro piste. Abbiamo la fortuna di poter contare su società sportive ben organizzate e molto motivate che allevano i talenti, mettendo loro a disposizione allenatori molto capaci che assicurano continuità a una tradizione che ci invidiano altrove».

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