Parco e orti urbani nell’area di via Planis Il progetto firmato da un team di trentenni

Riaprire uno spazio verde abbandonato da decenni per rimetterlo a disposizione della cittadinanza. Un progetto di rigenerazione urbana partito dal basso, da un gruppo di professionisti under 35 che ha messo gli occhi su un appezzamento di verde di 1.200 metri quadrati in via Planis, a ridosso del centro storico e della roggia cittadina. «Tutto è cominciato un anno e mezzo fa – spiega Francesco Collavino – quando abbiamo immaginato una destinazione diversa per quell’area. Con il progetto “For Est” siamo riusciti a vincere il bando nazionale “Si può fare 2021”, promosso da Cantiere Giovani insieme a Cas’Aupa, e questo ci ha permesso di cominciare a dare una nuova destinazione al parchetto di via Planis». Un’area di proprietà del Comune ma gestita dall’Edr, l’Ente di decentramento regionale che ha preso il posto della Provincia, a cui il gruppo chiamato “Fronda Urbana” si è rivolto per dare concretezza al progetto. «La burocrazia non è facile da accontentare – ammette Collavino – ma contiamo, entro l’autunno, di riuscire ad aprire al pubblico il parco». Per ora i ragazzi del gruppo hanno provveduto a ripulire l’area, tagliando l’erba, raccogliendo le foglie, rimettendo in sesto recinzioni e arredo urbano. «C’è stato un sopralluogo del vicesindaco Loris Michelini – prosegue Collavino – che ha condiviso la nostra idea di riaprire l’area al pubblico. Dobbiamo solo capire come risolvere gli intoppi amministrativi sulla gestione».
Ma a cosa sarà destinato lo spazio di via Planis? È sempre Collavino a spiegarlo: «Vorremmo farlo diventare un luogo di cultura, di formazione e di incontro, mettendo in atto una serie di progettualità e di attività per renderlo attrattivo. Partiremo con una galleria fotografica a cielo aperto, per proseguire con un orto didattico e con l’installazione di un piccolo palco da utilizzare per conferenze, presentazione di libri, concerti. La vivacità che si è vissuta durante il lockdown online – sottolinea – vorremmo portarla dal vivo in quest’area verde. Un po’ come avviene in altre città europee e che, forse, in questo momento manca a Udine». Di “Fronda Urbana” fanno parte architetti, comunicatori, agronomi, sviluppatori web, che insieme si propongono di prendere in mano questa parte della città per farla tornare “pubblica”. Sempre nel rispetto, però, di chi nella zona ci vive. «Tutti gli eventi saranno fatti nel pieno rispetto degli abitanti e del quartiere. Saranno infatti situazioni molto tranquille e piacevoli, dove il benessere e il rispetto del circondario resteranno condizioni prioritarie. Anche per questo non saranno installate strutture permanenti e il tutto sarà ideato in armonia con l’ambiente naturale». Tra le iniziative promosse, anche corsi aperti a tutti per incentivare il benessere psico-fisico come Tajchi, Yoga e meditazione. —
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