Parco di villa Florio: scatta la demolizione di edifici pericolanti

BUTTRIO. Prosegue l’opera di valorizzazione di Villa di Toppo-Florio, ceduta dalla Regione al Comune nel 1998, complesso del 1700 di gran pregio architettonico, paesaggistico e archeologico. Gli interventi - che hanno finora compreso il corpo centrale del complesso completamente ultimata, il parco (grazie anche al contributo degli Amici del parco), il Lapidarium e suoi reperti restaurati – interessano ora i lavori di demolizione di alcune pertinenze pericolanti della villa con i quali si metterà in sicurezza via Morpurgo.
«Sono interventi – rileva il sindaco Venturini – che contribuiscono a mettere a disposizione di territorio e cittadini un patrimonio di grande valore storico e naturalistico».
L’appalto per la demolizione è stato aggiudicato alla ditta Valerio Sabinot di Basiliano per un importo dei lavori a base d’asta di 53.500 euro e un importo complessivo dell’intervento di 74 mila euro, iva e spese tecniche incluse. «Dopo aver avuto l’autorizzazione da parte della Sovrintendenza ai beni architettonici – spiega l’assessore ai lavori pubblici, Paolo Iuri –, abbiamo consegnato i lavori. Ciò comporterà limitazioni al traffico, regolato da un semaforo, in via Morpurgo per un paio di mesi, a eccezione dei giorni di demolizione in cui ci sarà lo stop completo al traffico; il tutto sarà opportunatamente segnalato».
Poiché i lavori comporteranno disagi per l’acceso a villa di Toppo-Florio e anche al plesso scolastico delle medie, «sono state adottate tutte le misure necessarie per mettere in sicurezza l’area e i percorsi degli studenti per raggiungere la scuola», avvisa Iuri.
I fabbricati interessati dagli interventi, denominati «pertinenze della villa» e risalenti agli anni ’50, non appartengono ai beni immobiliari dichiarati di interesse culturale e quindi non sono soggetti a tutela. Gli edifici da abbattere versano da tempo in stato di abbandono, soprattutto uno, fortemente compromesso da fenomeni di degrado e che quindi, per ragione di sicurezza, sarà demolito quasi del tutto.
Essendo stati eretti in epoche recenti e trasformati dal dopoguerra con i vari avvicendamenti di proprietà, contrastano dal punto di vista architettonico dall’elegante corpo centrale, risalente al 1700. Altri fabbricati limitrofi, invece, non saranno demoliti e sono tuttora in uso come sede delle scuole medie e del Museo della civiltà del vino. La villa ospitò il Collegio dei mutilatini, soppresso nel 1979, quando il complesso fu devoluto dallo Stato alla Regione. Dopo un ventennio il Comune chiese il passaggio di proprietà del complesso, tornato quasi tutto al suo antico splendore e fa da cornice alla storica Fiera regionale dei vini.
«I lavori – assicura il sindaco – termineranno in tempo utile per l’edizione 2013, in programma dal 7 al 9 giugno». (s.r.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto








