Parafarmacia, via la croce rossa

Il Tar dà ragione al Comune: il colore dell’insegna è “ingannevole”

CORDOVADO

Il Tar dà ragione al Comune di Cordovado, che impone alla parafarmacia di installare un’ insegna “senza croci rosse”.

Il provvedimento, del 15 giugno scorso, con cui il Comune di Cordovado impone alla Polivalente srl di “non” inserire, nell’insegna della parafarmacia gestita dalla società, due croci colorate in rosso per non ingenerare confusioni con il segnale di “Pronto soccorso” è, per il Tribunale amministrativo regionale, sufficientemente motivato. Il ricorso proposto dalla Polivalente, allo scopo di ottenere l’annullamento del diniego è, di conseguenza, infondato e deve essere, pertanto, respinto. Secondo il collegio triestino, infatti, la legittimità dell’atto oggetto del contendere si fonda sull’esplicito richiamo all’articolo 49, comma 4, del regolamento di esecuzione del codice stradale, stante il rischio di confusione con la segnaletica stradale e, nello specifico, con il segnale di Pronto soccorso. Il Tar, sottolinea inoltre in motivazione, come la stessa parte ricorrente ricordi, nel gravame, come l’articolo 50, comma 3, del medesimo regolamento limiti l’utilizzo della croce rossa luminosa alle sole insegne di farmacie, ambulatori e posti di pronto soccorso. Per i magistrati triestini, infatti, è indiscutibile la diversità tra una parafarmacia e una farmacia, «a cui non è in alcun modo assimilabile e non può, quindi, godere dello specifico trattamento normativo per la stessa previsto». Nessuna delle norme che regolano la materia, risulta di conseguenza essere stata violata dall’ente locale, peraltro non costituitosi in giudizio, nell’opporre il contestato diniego. (g.c.)

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