Papi on the beach resta chiuso Senza voltura, riapre in agosto

Il ristorante Papillon di Roveredo in Piano continuerà a rimanere aperto in orario diurno mentre sul bar stagionale estivo Papi on the beach si alzerà il sipario solo alla fine di agosto, quando peraltro scadranno anche i 90 giorni di sospensione dell’attività disposti dal questore in base all’articolo 100 del testo unico per la sicurezza.

Destini diversi per i due locali dopo che le distinte società di gestione, Design arreda srl per il Papillon e Lcs per il Papi, avevano presentato ricorso al Tar contro la chiusura temporanea. La sospensione cautelare era stata disposta dalla Questura per 90 giorni nei confronti di entrambi i locali dopo che un avventore ubriaco era finito in ospedale con una prognosi di 20 giorni. Ieri si è tenuta la camera di consiglio nel merito. Il Tar aveva già accolto l’istanza di sospensiva per il ristorante. La Questura ha quindi emesso un nuovo provvedimento che consente la riapertura diurna. Dal 20 giugno l’attività è ripresa. Di conseguenza la società ha rinunciato a proseguire nel contenzioso al Tar, pur osservando che le contestazioni sollevate facevano riferimento a gestioni precedenti. L’avvocato Luca Scandurra, che assiste entrambe le società, ha avviato una trattativa con l’avvocatura di Stato per riuscire a tenere aperto il ristorante anche per le cene, senza però il discopub. Diverso il discorso per Lcs e il Papi on the beach. La richiesta di sospendere la chiusura non è stata accolta dai giudici perché hanno osservato che manca ancora la voltura. Il Papi, di fatto, non ha mai aperto i battenti con la nuova gestione. L’avvocato Scandurra ha sottolineato che le autorizzazioni necessarie, diventate molto più stringenti, saranno pronte alla fine di agosto, quando peraltro scadranno i 90 giorni di sospensione temporanea. Il bar dunque potrà riaprire a stagione quasi finita. —

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