Papa Francesco e i gay un passo verso il futuro e un cambiamento
LICEO ARTISTICO SELLO. “La Chiesa è la casa di tutti non una piccola cappella riservata ad un solo gruppo di persone selezionate”.
Per la prima volta nella storia un pontefice afferma che la Chiesa non ha nessun diritto di giudicare la buona volontà cristiana, anche se la persona in esame è un omosessuale. Uno scontro durissimo tra papato e vescovado che ci ha lasciati piacevolmente sorpresi visto l’atteggiamento ostile che lo stesso Papa aveva riservato a questo argomento fino a poco tempo fa. Bergoglio ha ribadito che “siamo nati liberi” e quindi continueremo sempre ad esserlo. Un passo verso il futuro non indifferente. Se pensiamo che nel mondo molti Stati hanno permesso la celebrazione dei matrimoni gay già da un bel po’, possiamo quindi considerarci in ritardo. Ad esempio in Argentina, lo stato da dove proviene il pontefice i matrimoni gay e le relative adozioni sono entrati in vigore nel 2012 ed a oggi sono stati celebrati più di seimila matrimoni tra coppie omosessuali. Possiamo finalmente affermare che la Chiesa cattolica sembra davvero arrivata ad un punto di svolta, il cui fulcro è quest’uomo, una figura ecclesiastica moderna e carismatica, che porta un cambiamento radicale nel linguaggio e nello stile anche se le convinzioni della chiesa sull’omosessualità non sono cambiate. Un tono ancora usato da Bergoglio che ha acceso speranze nelle persone che, come noi, sperano in questo cambiamento.
Diverse coppie gay e lesbiche hanno apprezzato l’intervento del Papa nel cambiare l’ideologia cattolica. Allen Rose, cattolico gay di Washington, ha ringraziato Papa Francesco per i suo accenti incoraggianti nei confronti del mondo gay .
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