Palù del Livenza, via libera al Centro visite «Riproporrà in 3D lo scavo archeologico»

Caneva approva il progetto della struttura dedicata al sito Unesco. Nascerà un museo per esporre i reperti di seimila anni fa 

il progetto

chiara benotti

Vede la luce il progetto di fattibilità tecnico-economica del futuro Centro visite nel sito del Palù: il consiglio comunale di Caneva ha approvato il polo “firmato” dagli architetti Moreno Baccichet e Annalisa Marini.

Un traguardo atteso «per migliorare la fruizione turistica dell’area protetta dall’Unesco – recita la delibera consigliare del 25 maggio –. È prevista la contestuale adozione della Variante urbanistica comunale 31 al Piano regolatore».

Il progetto taglia il primo traguardo: il cantiere del nuovo centro per le visite del sito Unesco si aprirà su un’area tra il colle Longon e pendici del Cansiglio. Verrà assegnata dal Comune di Caneva, in via temporanea, all’Uti Livenza-Cansiglio–Cavallo. La curiosità: il progetto è stato approvato dalla maggioranza guidata dal sindaco Andrea Gava, invece le minoranze si sono astenute per dubbi sui costi.

«L’Uti acquisirà i pareri e autorizzazioni per l’intervento – recita il verbale 11 del consiglio –. L’importo complessivo è di un milione di euro di cui 622 mila per lavori e 18 mila destinati agli oneri della sicurezza. Altri 360 mila euro sono a disposizione dell’ente e il piano di sicurezza è firmato dall’ingegnere Vanni Carlon. Tutti costi a carico dell’Uti».

La maxi opera ha come obiettivo di realizzare percorsi turistici per la valorizzazione del sito palafitticolo e per la valorizzazione al paesaggio. «L’approvazione della Variante è subordinata all’acquisizione dei pareri geologico, di compatibilità idraulica, beni culturali, paesaggistici e ambientali – precisa la delibera consiliare –. È stato avviato il processo di valutazione ambientale strategica».

Il fascino è quello della preistoria. «Il progetto è concepito per un centro visite in simbiosi con il prezioso ambiente archeologico che lo circonda – dice Moreno Baccichet, uno dei progettisti –. Stanze e vetrate del centro avranno una funzione didattica come i belvedere, per consentire di immergersi nel sito». La funzione didattica e museale incardina il progetto degli spazi. «Sono stati progettati anche spazi vicini per creare esperienze di archeologia sperimentale per gli studenti – aggiunge l’architetto –. Dentro l’edificio ci sarà uno spazio di 40 metri quadrati per riprodurre in 3D uno scavo archeologico come quello all’esterno».

Il futuro Centro visite come galleria museale: con i reperti delle ultime campagne di scavo, dirette dall’archeologo della Soprintendenza regionale Roberto Micheli. Tra i “gioielli” recuperati dagli scavi nel villaggio palafitticolo compreso tra il colle Longon e le pendici del Cansiglio del tardo neolitico di quattromila anni prima di Cristo, ci sono dei pesi per telaio, stampi pintadere, poi ossa degli animali domestici e selvatici, delle punte di freccia, impasti vegetali di resina di betulla e un forno in ceramica. –



Riproduzione riservata © Messaggero Veneto