Pagnacco vuole entrare nella Comunità collinare

PAGNACCO. Pagnacco farà richiesta di adesione al Consorzio della Comunità collinare del Friuli. È quanto emerso dalla seduta del Consiglio comunale, davanti anche a Luca Ovan, presidente dell’Assemblea consortile, pronto a sostenere la volontà dell’amministrazione. Un passo che guarda sempre più all’Uti collinare, ribadendo il no all’annessione con Udine. Di fronte alla decisione, l’opposizione, per bocca del capogruppo Lorenzo Gennari, ha manifestato forti dubbi: stando alla legge 26 sulle Uti, il Consorzio si scioglierà il 1° gennaio 2017. Ma il sindaco, Luca Mazzaro replica: «Se non partono le Uti, non possono sciogliere il Consorzio».
«Geograficamente e culturalmente ci sentiamo più vicini ai comuni della collinare che all’udinese – ha dichiarato Mazzaro – . Sarebbe un errore far parte dell’Uti udinese perché l’unificazione dei servizi, ad esempio quelli economici, porterebbe a unire il nostro bilancio con quello di Udine, con delle disparità incredibili e costi alti». Sullo scioglimento del Consorzio rassicura: «La legge aveva previsto almeno altri quattro scioglimenti, ma poi vi sono state proroghe. Non posso fidarmi di una Regione che continua a prorogare e a fare cambiamenti. In teoria dovrebbe sciogliersi il 1° gennaio 2017: certo è che se non parte l’Uti in contemporanea non possono sciogliere il Consorzio».
Sul fronte del “no” c’è Lorenzo Gennari: «Siamo contrari da un punto di vista giuridico, perché siamo fuori dai termini per poter chiedere lo spostamento dall’Uti del Friuli centrale, dove ci ha messo la legge, al Friuli collinare dove vorrebbe portarci il nostro sindaco. Poi ci sono delle perplessità di tipo economico: non sappiamo come sia il bilancio del Consorzio, non sappiamo se vi sia o meno una responsabilità solidale per i debiti dei Consorziati».
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