Osoppo ricorda il ’76: più di mille immagini proiettate sul municipio

OSOPPO. La facciata del municipio come schermo per le immagini del terremoto in occasione delle celebrazioni del quarantennale.
È l'idea originale che si realizzerà a Osoppo nel mese di maggio, nata in seno al Comitato 40° anniversario 1976 e che sarà realizzata in collaborazione con l’amministrazione comunale.
Tutto comincerà a partire dal 1° maggio: sulla facciata del municipio in piazza Napoleone, ogni sera e per tutto il mese dalle 20.30 alle 22.30, saranno proiettate più di mille foto riguardanti la storia di Osoppo a partire dal periodo antecedente al ’76.
Tutte le fotografie sono già state selezionate e ordinate: si partirà dalle vecchie cartoline, si vedrà la Osoppo del 1972, per arrivare a “quel 6 maggio” e tutto quello che ne è seguito, dalle tendopoli alle baraccopoli, per arrivare alla ricostruzione della zona industriale e delle case, e giungere infine al nostri giorni.
Sarà tutto raccontato attraverso le immagini, giorno per giorno fino al 31 maggio, e tutti quanti potranno apprezzarle nel corso della sera.
Per il quarantennale, nella località è stato già redatto un calendario di iniziative finalizzate a ricordare e a dire grazie per l’aiuto ricevuto: fra le tante lo spettacolo teatrale “L'Orcolat” che andrà in scena proprio il 6 maggio in borgo Olivi dopo la messa.
Tra le opere realizzate per questo anniversario, va ricordato anche il dvd “Calvari di un paîs: testimonianze di una vita vissuta” che sarà proiettato a teatro l’8 maggio e successivamente nelle scuole.
È un lavoro che prende spunto da un elaborato video fotografico e musicale realizzato nel 1986 da Mino Blasoni e integrato con nuovo materiale, tra cui diverse riprese in super 8 messe a disposizione dalla Cineteca del Friuli, con una colonna sonora realizzata appositamente da noti musicisti del panorama regionale quali Enrico Rava, U.T. Gandhi, Nevio Zaninotto, Giorgio Pacorig, Glauco Venier e molti altri diretti da Valter Sivilotti. Il dvd avrà una durata di 56 minuti, tanti quanti furono i secondi di quella terribile scossa, nel 1976.
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