Orti urbani e un’area per cani vicino al Parco delle risorgive



Ci teneva l’assessore Graziano Ganzit agli orti urbani da realizzare a Codroipo, anzi era questo il più forte dei desideri da subito manifestato al sindaco Fabio Marchetti al momento della piuttosto anomala entrata in giunta, da candidato sindaco perdente. L’obiettivo di dare la possibilità di entrare direttamente in contatto con la terra a pensionati, famiglie e appassionati ha dovuto attendere, nonostante fossero stati messi a bilancio 20 mila euro.

«Mi hanno preso i soldi degli orti urbani per finanziare San Simone», denuncia Ganzit da un anno a questa parte.

Ma pare sia venuta finalmente l’ora buona: nel recente consiglio comunale un’area agricola, prossima al Parco delle risorgive, è stata destinata ai piccoli appezzamenti da coltivare, anche se dell’originario fondo non è rimasto che metà, dal momento che il resto ospiterà l’area sgambamento cani.

«Dei 120 lotti previsti, per ora ne bastano 60», ha detto Ganzit, facendo buon viso a cattivo gioco per l’esigenza di avere un luogo dove i possessori di cani possano senza problemi portare a correre i propri fedeli amici.

Come ha spiegato l’esponente di giunta all’assemblea civica, per il finanziamento degli orti urbani in un primo momento si era pensato al bando del Psr, ma l’idea è stata accantonata per la mole di lavoro burocratico a fronte di una modesta spesa necessaria. Il fondo sarà preso in affitto da un privato, che ha dato disponibilità, per dieci anni.

Sebbene le strutture siano di poco impatto, quali recinzioni e qualche struttura in legno per gli attrezzi, bisognerà predisporre apposita variante al Prgc, in quanto l’area ricade nella tutela ambientale dell’area naturalistica.

Una questione da risolvere riguarda il collegamento all’impianto idrico: si conta di fare sinergia con il demanio per analoga necessità che si presenta nell’area pic-nic del Parco, dove non esiste al momento una fontanella.

Ganzit non si tirerà indietro nell’impegno a contattare il Cafc e per tutto ciò che serve. L’assessore auspica che per la primavera i codroipesi che lo desiderano potranno affondare la vanga nel lotto da 32 metri quadrati assegnato a ciascuno.

«Ma ci sono anche le scuole – afferma – e le associazioni che hanno necessità di occupare persone con particolari problemi in attività motivanti e alla loro portata, come la cooperativa Itaca, che ha già fatto richiesta». Si farà un regolamento, della gestione si occuperà un’associazione. —



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