Orti sociali, il Comune ci riprova

Indagine tra residenti e associazioni, i terreni in via Andromeda

PORCIA. Cercasi persone volenterose per coltivare gli orti sociali a Porcia. L’amministrazione Gaiarin ha avviato un’indagine conoscitiva per raccogliere (entro il primo giugno) eventuali manifestazioni d’interesse da parte di residenti, scuole o associazioni senza scopo di lucro disposte a partecipare all’iniziativa. L’area individuata per realizzare il progetto è uno spazio verde di proprietà municipale in via Andromeda, nel quartiere di Roraipiccolo.

A tale scopo, l’ufficio tecnico del Comune ha ipotizzato la suddivisione in 12 appezzamenti di terreno, ciascuno dotato di un ricovero per attrezzi. Le eventuali disponibilità vanno dichiarate compilando un modello (reperibile sul sito web del Comune di Porcia, www.comune.porcia.pn.it) che andrà consegnato all’ufficio protocollo (aperto lunedì, mercoledì e venerdì dalle 10 alle 12. 30, il lunedì anche dalle 15 alle 17. 30), oppure trasmesso via mail all’indirizzo simone.celeprin@comune.porcia.pn.it o inviato alla posta elettronica certificata del municipio. L’assegnazione degli spazi, fa sapere l’amministrazione, avverrà con un bando pubblico (ulteriori informazioni allo 0434 596940).

Non è la prima volta che a Porcia si parla di orti sociali. Un regolamento comunale sul tema esiste già da tempo, predisposto e approvato all’inizio del 2014 dall’allora esecutivo Turchet. Una simile iniziativa, già praticata con successo in altri territori del Friuli occidentale, permette (in cambio di un piccolo canone) a persone le cui abitazioni siano sprovviste di giardino di lavorare dei terreni di proprietà comunale con finalità di autoconsumo, consentendo un risparmio economico notevole, visti i prezzi sempre più elevati di vendita di frutta e verdura nei supermercati. All’epoca, il Comune aveva individuato nell’area verde di via Risorgive, vicino al campo sportivo, e nella località Brunis a Palse i luoghi in cui far partire questo esperimento che, di fatto, non ha mai preso avvio, complice anche l’avvicendarsi della nuova amministrazione.

Quattro anni dopo la giunta Gaiarin ci riprova, iniziando col sondare l’interesse della cittadinanza, delle scuole e dei gruppi di volontariato. Tra le ipotesi emerse per il futuro c’è quella di ricavare uno spazio da adibire a orti sociali anche all’interno del parco di villa Dolfin.

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