Orrori alle Casermette, Pordenone vede il film

PORDENONE. La Giornata della Memoria per ricordare la Shoah ebraica, tutte le vittime dei campi di sterminio nazisti e delle leggi razziali, quest’anno si distingue, oltre che per la commemorazione davanti al monumento ai deportati in piazza Maestri del Lavoro e poi nella sede della Provincia, per la proposta da parte dell’Aned di un documentario sulle “Casermette” di via Molinari.
In quel luogo, durante la lotta di liberazione dal nazifascismo, venivano incarcerati e seviziati dai fascisti della brigata nera, i partigiani e gli oppositori politici, prime di essere fucilati o deportati nei campi di sterminio.
Avvio alle 10 in piazza Maestri del lavoro, dunque, con la deposizione delle corone d’alloro al monumento al deportato. L’intervento del presidente della provincia Claudio Pedrotti precederà gli indirizzi di saluto dell’amministrazione comunale, di Anat Hilia Levi per l’associazione provinciale Italia–Israele e la testimonianza di Eliseo Moro, reduce del campo di sterminio nazista di Dachau, presidente Aned.
Successivamente il corteo si recherà nella sede provinciale per deporre una corona sulla lapide commemorativa del Giorno della Memoria.
Alle 11, nella sala del consiglio provinciale, saranno consegnate le medaglie d’onore alle famiglie dei deportati e sarà proiettato il dvd sulle “Casermette di via Molinari”. Saranno presenti, con i loro insegnanti, gli studenti della classe 5a A dell’istituto per geometri Pertini che stanno ricostruendo piante e disegni di come si presentava l’edificio durante il periodo dell’ultima guerra mondiale e, soprattutto, della Resistenza, fra le primavere del 1944 e del ’45.
Un pezzo significativo della storia di Pordenone è contenuto nel video girato alle Casermette di via Molinari. Il filmato, lungo 28 minuti, è stato realizzato da Marco Coslovich e Tiziana Bongiorno.
Tra le diverse iniziative la Provincia propone l’incontro a cura dell’associazione teatrale culturale “Le Muse Orfane” dedicato a Etty Hillesum, Irène Némirovsky, Edith Stein: “Le Filosofe della Memoria” relatrice Silvia Lorusso, in Sala Consiliare oggi alle 18.
Un evento internazionale e pluripremiato in arrivo da Israele e un concerto con le musiche dei compositori vittime della Shoah, di leggi razziali, di persecuzioni: è quanto riserva il teatro Verdi.
Domani, giovedí 28 e venerdí 29 andrà in scena l’emozionante “Stones”, della compagnia israeliana Orto-da Theatre Group, spettacolo che racconta un viaggio immaginifico attraverso il dramma dell’esodo, della deportazione, dei campi di concentramento, l’arrivo a Israele e la lotta, ancora oggi, per una pace che non arriva. “Stones” si ispira al monumento scolpito da Nathan Rapoport e posto nel 1948 all'ingresso del Ghetto.
E proprio nel giorno dell'anniversario della Shoah, oggi, sempre alle 20.45, il Quartetto Tana - Jeanne Maisonhaute al violoncello, Antoine Maisonhaute e Pieter Jansen ai violini, Maxime Desert alla viola - eseguirà un programma dedicato a Bartòk, Ullman e Ligeti, preceduto da un'introduzione di Andrea Penna, giornalista e conduttore di Radio Tre Suite.
In particolare quest'anno il teatro Verdi di Pordenone rende omaggio alla musica e alla figura di Viktor Ullman, morto a 46 anni ad Auschwitz, dopo essere stato internato a Theresienstadt; e poi a Bartók e a Ligeti, due fra i massimi compositori del Novecento.
Anch’essi, nelle loro vicende personali, hanno vissuto momenti terribili e bui, ma anche nel loro caso la musica ha saputo andare oltre la violenza e la persecuzione. Info: 0434 247624.
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