Orecchio staccato in mischia “Assolto” giocatore di rugby

Il lobo strappato con un morso a Chesani durante una partita contro l’Oderzo La Federazione: «Non è stata raggiunta la prova». Multata la società veneta



La vicenda capitata a Marco Chesani, il giocatore di rugby cui è stato staccato con un morso il lobo dell’orecchio destro nel corso della partita del campionato di rugby di serie C2 del 16 dicembre dello scorso anno tra il Pedemontana Livenza e l’Oderzo si è conclusa con un nulla di fatto. Il Tribunale Federale della Federugby lo scorso 15 ottobre ha assolto l’incolpato – si tratta del giocatore dell’Oderzo Rugby Riccardo Fabris – perchè «non è stata raggiunta la prova in ordine all’individuazione del soggetto effettivo autore dell’atto violento».

L’atto violento c’è stato – contrariamente a quanto sosteneva la dirigenza dell’Oderzo Rugby – ma il tribunale non può attribuirlo con certezza all’imputato.

Condannata invece la società Oderzo Rugby alla sanzione di 500 euro per la responsabilità oggettiva: le motivazioni devono ancora essere depositate. «Sono amareggiato e deluso – ha commentato Chesani – ma accetto la decisione del Tribunale Federale. Mi spiace solo che l’autore non si sia presentato e non abbia chiesto scusa».

Una vicenda che ha avuto strascichi giudiziari anche in sede penale e che si è conclusa senza l’individuazione di un colpevole.

«Adesso agirò in sede civile contro la società opitergina – ha concluso Chesani – cui è stata attribuita la responsabilità oggettiva per il fatto violento. Voglio avere soddisfazione».

Una brutta storia che non si è ricomposta nel tempo e che ha visto macchiata l’immagine stessa del movimento sportivo che dovrebbe avere nella lealtà e nell’onestà i valori fondanti. Ma, evidentemente, non sempre è più così. —





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