Operaio s’infortunò Assoluzione per il datore di lavoro
MARTIGNACCO
Un giovane operaio albanese si era ritrovato con una gamba fratturata, a seguito del ribaltamento dal muletto sul quale si trovava, nel magazzino della Artoni trasporti spa di Martignacco. Per quell’inforunio, era stato indagato il datore di lavoro della Friul clean società cooperativa Arl, appaltatrice dei lavori di carico, scarico e movimentazione merce nel deposito della Artoni, Paolo Mansutti, 49 anni, di Pavia di Udine. Lesioni colpose l’ipotesi di reato formulata a suo carico. Accusa dalla quale, ieri, il giudice monocratico del tribunale di Udine, Mariarosa Persico, lo ha assolto con la formula «per non aver commesso il fatto». Contestando all’imputato la mancanza del «puntuale controllo, momento per momento, delle singole attività lavorative», il pm, Claudia Danelon, aveva concluso per la sua condanna a 4 mesi di reclusione. I difensori, avvocati Flaviano De Tina e Tiziana Peressini, avevano invece fatto risalire l’esclusiva responsabilità dell’infortunio all’operaio stesso, attribuendogli una «condotta abnorme, imprevedibile e assolutamente imprudente» e definendo il rischio connesso al comportamento del giovane sul posto di lavoro «non governabile».
L’incidente era avvenuto il 16 luglio 2008 e l’operaio era stato dimesso dall’ospedale con un referto di oltre 40 giorni di prognosi. A Mansutti era stato imputato di non avere assicurato a ciascun lavoratore un’adeguata informazione sui rischi connessi all’attività svolta.
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto