Operaio compra motore usato ma è una truffa

La telefonata è arrivata in redazione ieri pomeriggio. «Scusi, ho comprato un motore usato dalla società Gruppo motori srl che sta in via Roggiuzzole 16, ma al numero di telefono non mi risponde nessuno. Volevo verificare se esista tale società, prima di sporgere denuncia alla polizia postale...». Al civico 16, in realtà, sorge una palazzina residenziale dove abitano sei famiglie. Sui campanelli non c’è traccia di una srl che venda motori usati.

All’altro capo della cornetta c’è un operaio di Bari di 34 anni: «Guadagno solo 1.300 euro al mese, poi mi si è rotta pure la macchina. È veramente una situazione difficile». L’annuncio «trovato su Google» che proponeva un motore in vendita era sembrato un vero affare. L’operaio ha versato 700 euro su una carta Postepay, come da istruzioni. Ma il motore a Bari non è mai stato consegnato. Così l’acquirente ha cominciato a telefonare al numero lasciato dal venditore, senza ricevere risposta. Navigando online si scopre che il truffatore ha usato il nome di una società in realtà esistente e si è inventato una sede fantomatica a Pordenone.

Amareggiato, l’operaio vittima del raggiro ha deciso di rivolgersi immediatamente alla polizia postale. Trattandosi di un reato commesso online è possibile sporgere denuncia anche sul sito www.commissariatodips.it.

Per evitare brutte sorprese, è consigliabile scegliere il sistema di pagamento in contrassegno: si paga solo se la merce arriva. i truffatori molto spesso si fanno pagare con versamenti alla postepay. Prima di acquistare qualcosa, bisogna verificare se l’inserzionista abbia avuto recensioni negative da altri clienti e controllare bene la documentazione. Si rischiano conseguenze penali anche se si comprano beni di provenienza illecita, pur essendone ignari. —

I.P.

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