Omaggio a Max Fabiani un’icona del Novecento

Gorizia e Nova Gorica si apprestano a celebrare il centocinquantesimo anniversario dalla nascita di Max Fabiani, architetto e urbanista che fu grande protagonista della ricostruzione nel primo Dopoguerra e che, complice la particolare longevità, diede moltissimo in termini culturali al territorio goriziano.
I due Comuni, assieme al Teatro nazionale sloveno, al Teatro Verdi di Gorizia, ad a.ArtistiAssociati e all’Unione economica culturale slovena (Skgz), hanno allestito un fitto calendario di iniziative e appuntamenti, che coinvolgeranno le due città già a partire da questa settimana, quando è in programma la “prima” dello spettacolo “Fabiani, l’arte di vivere”, pièce bilingue che giovedì debutterà a Nova Gorica prima dell’esordio italiano al Verdi il 17 dicembre, con le musiche di Valter Sivilotti. In settimana sarà inaugurata anche la mostra “Fabiani Fashion”, nel nuovo spazio espositivo creato tra il teatro e la biblioteca di Nova Gorica, mentre sono prossime alla stampa due iniziative editoriali che riguardano il grande architetto: una brochure, “Alla scoperta di Max Fabiani”, consentirà a curiosi e turisti di compiere un itinerario tra le opere architettoniche attribuite al maestro, mentre un numero speciale della rivista “Raspotja”, edita dall’associazione umanistica del Goriziano sloveno, sarà interamente dedicata proprio alla figura di Fabiani.
E poi le iniziative del capoluogo isontino, dove Fabiani si trasferì e infine morì nel 1962, a 97 anni compiuti. Nel giorno dello spettacolo al Verdi sarà inaugurato un busto bronzeo che, fuso a Lubiana, è stato progettato dai ragazzi dell’istituto artistico che porta il nome dell’illustre architetto: troverà sistemazione ai Giardini di corso Verdi e guarderà al Trgovski Dom, forse l’opera più importante che Fabiani ha lasciato a Gorizia. Proprio all’interno della storica casa dei commerci sarà inaugurata una mostra interattiva, dedicata all’attività di Fabiani nel Goriziano, mentre una specifica serata di approfondimento della sua opera sarà riservata ad un qualificato parterre di architetti.
«Fabiani rappresenta in maniera efficace l’unitarietà del nostro territorio comune, che di fatto è stato investito dalla sua opera - ha indicato il sindaco di Gorizia, Ettore Romoli -. È stato dunque, oltre che un grande architetto, un’autentica icona del Goriziano: è sintomatico dunque che prima Lubiana, ora Nova Gorica e Gorizia vogliano celebrarne l’essenza». Romoli, anche indossando i panni di assessore alla cultura, ha ricordato la valenza della collaborazione con Nova Gorica, culminata in particolare nell’allestimento dello spettacolo “Fabiani, l’arte di vivere”: «Dopo Nora Gregor, diamo vita nuovamente a un’operazione culturale in precedenza mai tentata, comprensibile nelle due lingue in cui sarà recitata», ha detto Romoli, ringraziando in particolare la regista e direttrice del teatro sloveno, Neda Bric: «Sarà un omaggio a Fabiani in quanto uomo: abbiamo cercato di cogliere le sue idee, le sue parole, il suo pensiero, senza tacere di quanto ha vissuto, dalle guerre al periodo del fascismo», ha spiegato la regista.
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