Oggi l’addio a Burello Il cordoglio all’Electrolux
I soci del circolo anziani della multinazionale: «Ci dimostrò grande attenzione» «La famiglia sia orgogliosa per quanto ha fatto per la città e per tutto il Friuli»

Sarà tributato oggi alle 15.30, nella chiesa di San Lorenzo, a Roraigrande, l’estremo saluto al manager Aldo Burello, venuto a mancare a 81 anni.
«Sincero e vivo cordoglio» ha suscitato nel circolo anziani del lavoro Electrolux Zanussi la morte dell’ingegnere honoris causa e dottore in sociologia, «prestigioso manager della grande industria pordenonese, nella quale ha salito tutti gradini della gerarchica, sino alla carica di amministratore delegato e di unico italiano nel vertice del “board” svedese».
Fra i dipendenti era conosciuto e stimato «non solo per l’attenzione sempre dimostrata nei confronti del circolo e dei suoi associati, malgrado l’impegno richiesto dalle responsabilità del ruolo, in circostanze decisive, come l’acquisto della sede di Pordenone e la costante presenza alle varie iniziative delle sezioni».
Particolare considerazione, inoltre, Burello «si è meritato tra i soci della sezione Lavaggio di Porcia, per la sua attività di inventore, materializzatasi nel “jet sistem”, utilizzato da allora e ancora oggi nella catena produttiva dei lavabiancheria. Non si dimentica – ricorda il Circolo– anche l’impegno da lui dedicato a Pordenone e al Friuli Venezia Giulia, accettando incarichi pubblici di grande rilevanza e responsabilità, come la presidenza di Autovie Venete, del Polo tecnologico, del Consorzio universitario di Pordenone, nonché la guida del Distretto di componentistica meccanica (Comet)».
Il Circolo anziani del lavoro della storica azienda partecipa «vivamente al lutto della famiglia – la moglie Silvana e i figli Sandra, Adriano e Stefano – che deve essere orgogliosa per quanto fatto dal suo illustre congiunto per l’Electrolux Zanussi, la città di Pordenone e il Friuli tutto».
Cordoglio che hanno espresso non solo i rappresentanti della multinazionale, delle associazioni di categoria, ma anche il tessuto sociale e sindacale del Pordenonese e non solo.
L’ingegner Aldo Burello, infatti, è stato uno degli uomini che «ha fatto Pordenone». Parole sentite, nei ricordi, che non hanno a che fare con la retorica, perché la vita di Burello si è intrecciata per quasi 50 anni con quella della Zanussi prima e della Electrolux poi e perché, anche svestiti i panni del dirigente d’azienda, aveva continuato a lavorare per questa giovane e inquieta provincia. Ma il suo impegno è stato costante anche per promuovere, con conferenze, seminari e libri la nuova cultura d’impresa in un periodo di grandi cambiamenti culturali, economici e industriali per il Friuli Venezia Giulia.
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