Oggi la “Perco” torna in via Diaz E il Comune bussa in Procura

Il trasferimento in tempi record al polo liceale di via Diaz che si concretizzerà già nella giornata odierna. E la decisione del Comune di Gorizia di presentare un esposto alla Procura della Repubblica per fare luce sull’operato dell’Azienda sanitaria Bassa Friulana-Isontina che, prima, aveva autorizzato il rientro degli alunni alla scuola media “Leopoldo Perco” di Lucinico, salvo poi cambiare idea a causa dell’odore persistente di detergenti e solventi che procurava bruciori agli occhi e disagi agli alunni, agli insegnanti, al personale ausiliario.
Questi gli sviluppi importanti della giornata di ieri relativamente al «caso-Perco», la scuola media danneggiata pesantemente da un incendio doloso e al centro di furenti polemiche (anche politiche) in questi giorni, gelidi dal punto di vista meteorologico ma caldissimi sul versante degli attacchi e dei contrattacchi fra i vari attori in campo.
Tutti
in via Diaz
Di prima mattina, gli operai comunali erano già al lavoro. Con l’ausilio di furgoni hanno fatto la spola per trasportare tutto l’occorrente da una scuola all’altra, facendo il viaggio inverso effettuato qualche giorno fa. L’obiettivo? Concretizzare nel più breve tempo possibile il trasloco (o meglio il ri-trasloco) di banchi, attrezzature, materiale didattico da Lucinico a Gorizia. E il risultato è stato raggiunto se è vero che gli oltre 200 alunni della scuola media Perco riprenderanno oggi le lezioni nel polo “Slataper” di via Diaz. Gli uffici comunali, in sinergia con le autorità scolastiche e l’Apt sono riusciti, infatti, a riportare tutti gli arredi nelle dieci aule messe nuovamente a disposizione per questo “ritorno” che non era assolutamente preventivabile. «Un ringraziamento a tutti quanti si sono adoperati affinché questo obiettivo venisse colto nel più breve tempo possibile», annota il sindaco Rodolfo Ziberna.
Gli alunni (e le relative famiglie) hanno sopportato sin troppi disagi in tutti questi giorni e sarebbe stato oltremodo penalizzante costringerli a rimanere ancora a casa, considerato che i programmi didattici devono andare avanti.
Le modalità del servizio di trasporto scolastico (o “navette” che dir si voglia) saranno le stesse, con i medesimi orari, di quelli sperimentate nel periodo precedente. A conferma una nota pubblicata ieri pomeriggio sul sito web della “Perco”.
L’esposto
in Procura
Intanto, lo stesso sindaco continua ad andare al contrattacco e annuncia che l’intera vicenda finirà in Procura. «Si tratta di un atto dovuto - afferma - in quanto, una settimana fa, c’è stato il parere favorevole dell’Azienda sanitaria alla riapertura della scuola mentre lunedì ci è stato detto, sempre dalla stessa Aas, che gli spazi sono insalubri e che sarà necessario effettuare altre analisi. Visto che, fra un parere e l’altro, i bambini hanno continuato a frequentare la scuola, ritengo sia doveroso chiarire ogni aspetto di questa vicenda».
Non solo. «Sto anche preparando - aggiunge Ziberna - una lettera circostanziata da inviare alla Regione che conterrà la cronistoria dell’accaduto. Voglio chiedere che venga effettuato un ulteriore approfondimento da parte di altri tecnici e operatori sanitari per accertare, in modo inequivocabile, le reali condizioni della struttura. Voglio andare fino in fondo ed essere in grado di spiegare alle famiglie sia cos’è accaduto sia cosa accadrà in futuro e, per raggiungere questo obiettivo, farò tutte le azioni necessarie».
Sarebbe stato bello poter ottenere una risposta anche dall’Azienda sanitaria Bassa Friulana-Isontina ma, ieri, non è stato possibile riuscire a parlare con i vertici del Dipartimento di prevenzione. Al cellulare, nessuna risposta.
Forum chiede
le dimissioni del sindaco
Intanto, il Forum Gorizia chiede, attraverso la sua pagina web, le dimissioni di Ziberna. «Apprendiamo che il sindaco di Gorizia ha ordinato la sospensione delle attività didattiche della scuola secondaria di primo grado “Perco” e delle attività amministrative nella sede di Gorizia in via Romana 32. Il verbale di sopralluogo dell’Azienda sanitaria, che ritiene che “allo stato attuale l’edificio scolastico in oggetto, per la parte della scuola secondaria inferiore, non possieda i requisiti di salubrità igienico-sanitaria per l’accoglienza degli alunni e dipendenti. Prima di accogliere alunni e lavoratori all’interno degli spazi della scuola secondaria ritiene necessario che siano realizzati ulteriori monitoraggi, sostanzialmente la ricerca di particolato degli Ipa, in particolare del benzopirene, e di diossine”, obbliga di fatto il sindaco a chiudere la scuola con un’ordinanza».
Continua il movimento di opposizione: «Come avevamo richiesto dall’inizio di questa vicenda, appena adesso, dopo che i bambini e il personale sono rientrati manifestando diversi malesseri, si cercano tutte le sostanze chimiche presenti nell’aria e negli arredi dei locali della scuola. L’esposizione ad agenti chimici non individuati dei bambini e del personale scolastico è un fatto gravissimo per il quale il Forum Gorizia chiede le immediate dimissioni del sindaco di Gorizia quale responsabile della salute pubblica e proprietario dell’immobile che ospita la scuola».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto