Obesi o sovrappeso 3.700 bimbi

di Elena Del Giudice
Bambini cicciottelli oggi, adulti obesi domani, anziani cardiopadici, diabetici, multipatologioci dopodomani. E’ la generazione di pordenonesi che si va delineando proiettando nel futuro i dati del rapporto “Okkio alla salute per la scuola” realizzato con rilevazioni tra i bambini della provincia. Il 5 per cento dei bambini di età scolare risulta, infatti, obeso; il 17 per cento è sovrappeso, il 77 per cento è normopeso e lo 0,9 per cento sottopeso. «Complessivamente - si legge nel rapporto - il 22 per cento presenta un eccesso ponderale che comprende sia sovrappeso che obesità». Se si riporta il dato del campione a tutto il gruppo dei bambini tra i 6 e gli 11 anni della provincia (16 mila 892), il numero di quelli sovrappeso e obesi sarebbe pari a 3 mila 736.
«Nel fatti - prosegue il rapporto - i risultati dell’indagine confermano la giustificata preoccupazione sul futuro dello stato di salute della popolazione. La letteratura scientifica conferma il rischio che il sovrappeso e in misura maggiore l’obesità, già presenti in età pediatrica e adolescenziale, persistano in età adulta. Seppure in proporzione ridotta, anche una parte dei bambini normopeso diventerà sovrappeso/obeso in età adulta, contribuendo ad aumentare la prevalenza di queste patologie». Di conseguenza, in assenza di correttivi, anche la prevalenza di malattie cardio-vascolari aumenterà progressivamente nei prossimi anni interessando sempre più frequentemente la fascia di età dei giovani adulti, con ovvi e prevedibili effetti sullo stato di salute dei cittadini e sulle risorse necessarie ad affrontare le complicanze.
Ma perché abbiamo bambini sempre più cicciottelli? Fondamentalmente per due ragioni: abitudini alimentari sbagliate e scarsa attività fisica. Il report conferma «la grande diffusione tra i bambini di abitudini alimentari che non favoriscono una crescita armonica e sono fortemente predisponenti all’aumento di peso. Questo rischio - si legge ancora - può essere limitato da un cambiamento di abitudini familiari e tramite il sostegno della scuola ai bambini e alle loro famiglie». In relazione al precedente rapporto, redatto nel 2008 (quello di cui ci occupiamo è stato realizzato nel 2010), in particolare per quel che riguarda la merenda adeguata e l’assunzione di frutta e verdura 5 volte al giorno, un miglioramento probabilmente attribuibile anche ai numerosi progetti attivati dalle Aziende sanitarie negli ultimi anni.
Per quel che riguarda l’attività fisica, l’indagine stima che il 14 per cento dei bambini sia fisicamente inattivo, più le femmine rispetto ai maschi. Neanche un bambino su 5 ha un livello di attività fisica raccomandato per la sua età, anche per ragioni legate al recarsi a scuola con mezzi motorizzati, giocare poco all’aperto e non fare sufficienti attività sportive strutturate. Per contro la crescente disponibilità di televisori e videogiochi ha contribuito ad aumentare il numero di ore trascorse seduti. Inoltre, pur costituendo un’opportunità di divertimento, il momento della televisione si associa spesso all’assunzione di cibi fuori pasto, cosa che può contribuire al sovrappeso.
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