Nuovo intervento dei vigili del fuoco al rifugio Nordio

MALBORGHETTO. I Vigili del fuoco e i pompieri volontari di Ugovizza sono dovuti intervenire ieri mattina per scongiurare che le fiamme riprendessero forza e ultimassero l’opera di distruzione del rifugio Nordio – Deffar già devastato dall’incendio nella notte fra giovedì e venerdì. È successo che, probabilmente, nel materiale isolante, all’interno dell’intercapedine della parete, covavano delle braci che lentamente si sono propagate fino a fare ripartire il fuoco. Ad accorgersi di quanto stava accadendo sono stati alcuni conoscenti della gestrice Angela Virgalito, saliti fino ai 1400 metri del rifugio, sull’Alpe di Ugovizza, con l'intento di dare una mano alla donna e alla sua famiglia. Hanno notato il fumo che usciva da una parete nella parte verso monte della struttura e quindi hanno dato l’allarme, visto anche che le fiamme stavano aumentando d’intensità. «Mi hanno telefonato verso le 9.30 – racconta la signora Virgalito -, ma ero a Udine, dove abbiamo portato un forno della cucina con la speranza di poterlo salvare. Ho subito chiamato il comandante dei pompieri volontari di Ugovizza Daniele Zelloth e i vigili del fuoco di Tarvisio che sono intervenuti in modo tempestivo, come anche ha fatto la squadra della protezione civile comunale e i pompieri volontari di Camporosso e di Valbruna. E quando siamo ritornati al rifugio abbiamo trovato nuovamente la situazione sotto controllo». Per agevolare l’arrivo dei mezzi, il sindaco Boris Preschern ha inviato un ruspa ad aprire la strada (lassù c’erano circa 40 cm di neve fresca) e con un trattore è stata portata in zona rifugio una motopompa. Vigili del fuoco e pompieri, impedito che il fuoco aumentasse e riportata sotto controllo la situazione, hanno lavorato per diverse ore.
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