«Nuove modalità sul pronto soccorso 24 ore»

Anna Bogaro spiega l’astensione sul documento proposto al consiglio allargato di Cividale

SAN GIOVANNI AL NATISONE. Al consiglio comunale allargato di Cividale, incentrato sul futuro dell’ospedale della città ducale, hanno partecipato i rappresentanti dei 17 Comuni appartenenti all’Ambito distrettuale cividalese.

Tra questi anche Anna Bogaro, vicesindaco di San Giovanni al Natisone, la quale a nome dell’amministrazione comunale si è astenuta dall’approvare il documento proposto, pur condividendone la gran parte dei contenuti, ma non il mantenimento della struttura come organizzata oggi.

«Non siamo contrari alla riforma del servizio sanitario che ci viene proposta dalla Regione – ha detto Bogaro –. Siamo perfettamente consapevoli della necessità di riorganizzare le modalità di erogazione dei servizi sanitari, così come altri assetti istituzionali andranno modificati, a cominciare da quello degli stessi enti locali. Il Comune di San Giovanni al Natisone si sente parte del territorio e in rete con i Comuni compresi nell’Ambito socio-assistenziale del Cividalese».

«Nella fase propedeutica all’elaborazione del documento proposto nella seduta allargata del consiglio di Cividale – ha aggiunto – abbiamo segnalato le nostre perplessità rispetto alla richiesta di mantenere il Pronto soccorso sulle 24 ore a Cividale, sulla base dei dati informativi che abbiamo raccolto e studiato. Naturalmente riteniamo necessario che ogni cittadino possa accedere a questo servizio con le medesime garanzie di efficienza, da Drenchia fino alla pianura, ma pensiamo anche che oggi possano essere avviate nuove modalità per assicurare il pronto soccorso sulle 24 ore».

«Nei mesi appena trascorsi – ha concluso Bogaro – ci siamo confrontati a lungo, abbiamo riflettuto, abbiamo conosciuto meglio i contenuti della riforma sanitaria e ne condividiamo soprattutto la volontà di potenziare i centri di assistenza sanitaria territoriale».

Gessica Mattalone

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