Nuova viabilità a Pordenone, accordo firmato: "Arrivano le rotonde per il nuovo ospedale"
Raggiunta l’intesa «storica» tra Comune e Azienda per l’assistenza sanitariam Bolzonello: «La Regione pronta a finanziare quanto stabilito insieme»

Strette di mano, sorrisi e comunicati stampa. Il tempo dei litigi sembra finalmente finito, l’accordo e le risorse per la nuova viabilità dell’ospedale ci sono e c’è anche gloria per tutti. Ieri il sigillo definitivo nella nota congiunta tra Comune e Azienda per l’assistenza sanitaria. Ma l’accordo è senz’altro a tre visto che a stretto giro di posta sono arrivate anche le dichiarazioni del vicepresidente della Regione, Sergio Bolzonello, per evidenziare il ruolo della Regione e il fatto che nell’assestamento di bilancio, a metà luglio, arriveranno ulteriori risorse. Una gara a chi è più bravo? Un po’ verrebbe da pensare, ma come si dice in questi casi, l’importante è il risultato. E a beneficiare del risultato è l’intera comunità della provincia di Pordenone.
Le opere.
Come era già stato reso noto qualche settimana fa dal Comune, con l’assessore Cristina Amirante, gli interventi che saranno realizzati sono cinque: la rotatoria tra viale Rotto e via Ungaresca, un nuovo asse viario di accesso all’ospedale da viale Venezia, la riqualificazione di via Montereale con un nuovo cordolo spartitraffico nell’intersezione con via Ungaresca e dell’Aviere, la soppressione del semaforo tra via Montereale e via dell’Aviere, l’adeguamento di viale Rotto e la costruzione di una rotatoria tra via Montereale e via del Traverso (quest’ultimo già coperto dai finanziamenti.
Accordo storico.
Il sindaco di Pordenone Alessandro Ciriani e il direttore dell’Azienda per l’assistenza sanitaria del Friuli occidentale, Giorgio Simon, hanno siglato ieri in municipio l’accordo. «Una firma storica» hanno sottolineato i firmatari. Presente anche l’assessore alle politiche sociali e vicesindaco Eligio Grizzo. «Il documento era stato approvato dalla giunta nei giorni scorsi ma ora, con le firme di Ciriani e Simon, ha assunto pienamente la veste dell’ufficialità. Il protocollo definisce le opere da progettare e realizzare per rendere fluida la viabilità attorno al nuovo ospedale – si legge in una nota congiunta –. Si apre così un iter che condurrà all’apertura dei primi cantieri presumibilmente nel 2018».
La Regione.
Se l’intesa Comune azienda era il primo indispensabile atto, tutto l’iter si è svolto con la partecipazione della Regione che è l’ente che deve finanziare le opere. Da qui la tempestiva nota di Bolzonello. «Nell’assestamento di bilancio che il consiglio regionale affronterà a metà luglio – ha spiegato il vicepresidente della Regione - abbiamo inserito una posta pari a 115mila euro quale contributo in conto capitale a favore dell’Aas5 per la progettazione delle opere viarie di raccordo al nuovo ospedale. Questi fondi consentono di sbloccare i circa 2 milioni di euro già a disposizione per dare il via ai cantieri». Bolzonello ha tenuto ad aggiungere una nota politica: «Sarebbe stato un errore imperdonabile realizzare un ospedale moderno ed efficiente, con gli inevitabili carichi di traffico che questa opera comporta, senza pensare per tempo anche alla sistemazione della viabilità della zona. Pertanto, questo intervento finanziario ci consente di rafforzare la strategicità del nuovo ospedale con indubbi benefici per gli utenti diretti e l’intera città di Pordenone».
Le criticità.
Portato a casa il risultato positivo, ora è tempo di risolvere quelle criticità che non possono attendere le mura del nuovo ospedale. Prima tra tutte la carenza di personale e, in alcuni settori, anche di spazi fisici. Il caso più noto è quello del pronto soccorso e dell’area dell’emergenza. Oramai il pronto soccorso di Pordenone è divenuto il riferimento di tutta la provincia, ma non è attrezzato per poter gestire numeri tanto significativi di utenti. Nonostante l’abnegazione del personale. E’ tempo di risposte.
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