Nuova Tac a Gorizia, meno radiazioni e più veloce

Presentata al San Giovanni di Dio l’apparecchiatura costata 550 mila euro, per un “total body” bastano appena 10 secondi
Bumbaca Gorizia 26_09_2016 Nuova risonanza magnetica ospedale © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 26_09_2016 Nuova risonanza magnetica ospedale © Fotografia di Pierluigi Bumbaca

GORIZIA. Il processo di rinnovamento del parco tecnologico degli ospedali di Gorizia e Monfalcone si è arricchito, da un paio di settimane, con l’entrata in funzione di una nuova e ultramoderna Tac installata al San Giovanni di Dio.

Le caratteristiche dello strumento diagnostico sono state illustrate ieri in ospedale nell’incontro al quale hanno preso parte l’assessore regionale Maria Sandra Telesca, il direttore generale dell’Aas 2 Bassa-Friulana-Isontina, Giovanni Pilati, il primario radiologo Piero Pellegrini, la responsabile dell’operazione di sostituzione, ingegner Debora Furlani, l’assessore provinciale Mara Cernic e quello comunale, Silvana Romano.

È una Tac “intelligente” quella che fornirà prestazioni di tutte le tipologie ai pazienti: “intelligente” soprattutto per una sensibile riduzione della dose di radiazioni erogata a chi si sottopone all’esame, unitamente a un’elevata qualità diagnostica e a una maggior velocità di esecuzione.

La “Revolution Evo” a 64 strati (questo il nome dell’apparecchiatura), costata 550 mila euro fra acquisto e sistemazione, è progettata per supportare la più ampia gamma di applicazioni ed esaminare i tipi di pazienti più diversi, da quelli con traumi complessi o problemi cardiaci a quanti siano in attesa di trattamento al Pronto soccorso.

Grazie a nuovi algoritmi di ricostruzione, è possibile abbassare la dose radiogena erogata al paziente di oltre l’80 per cento rispetto alle tecnologie tradizionali, mantenendo la stessa qualità delle immagini: un miglioramento rilevante soprattutto per chi si sottopone agli esami in età pediatrica.

Quanto alla velocità della prestazione, basti pensare che le funzionalità del sistema consentono di eseguire un “total body” (esame dalla testa ai piedi) in meno di 10 secondi e un esame cardiologico in soli 5 battiti. L’apparecchiatura è dotata, inoltre, di una serie di software per la refertazione di indagini particolari tra cui la colonscopia virtuale, lo studio delle patologie odontoiatriche, l’analisi dei vasi sanguigni, lo studio e la segmentazione del fegato e la perfusione cerebrale per la valutazione degli ictus.

Il dottor Pellegrini ha avuto parole d’elogio per Debora Furlani, grazie al cui coordinamento l’operazione di sostituzione della vecchia Tac è avvenuta a tempo di record (19 giorni).

Argomenti:sanità

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto