Nuova polizia rurale: passa il regolamento attento all’ambiente

Il documento approvato, ma c’è stata qualche polemica L’opposizione: mai ricevuta lettera di critica di Coldiretti





È stato approvato da consiglio comunale il nuovo regolamento di polizia rurale. Un documento la cui redazione ha visto il coinvolgimento dei portatori d’interesse, delle associazioni di categoria regolarmente censite sul territorio comunale (Coldiretti, Legambiente, Federazione italiana caccia, Gruppo sportivo Vat-Prodolone, associazione Bosco Man di Ferro e Cimitero Ebraico), degli enti competenti (Ersa, AsFo, Corpo Forestale), degli uffici comunali (Ufficio Ambiente, Ufficio tecnico e polizia locale) e dei rappresentanti di tutti i gruppi consiliari.

L’assessore all’ambiente Giovanna Coppola sottolinea che «la materia trattata, vasta e complessa, nel corso degli ultimi anni è stata oggetto di modifiche legislative anche rilevanti e sostanziali di cui si è reso necessario il recepimento».

Nello specifico, il riferimento è soprattutto al titolo IV, relativo alla tutela delle acque – che è stato quasi completamente riformulato per ottemperare alla legge regionale del 2015 e successive modificazioni e integrazioni – e al titolo VIII, che disciplina l’attività agricola e gli interventi fitoiatrici.

Un documento che secondo il sindaco Antonio Di Bisceglie è una sintesi «soddisfacente e efficace, a vantaggio della comunità. Il testo presentato, integrato e approvato in consiglio non stravolge le prescrizioni esistenti ma le adegua con il chiaro obiettivo di tutela della sostenibilità, dell’ambiente, della salute umana e dell’ecosistema, fermo restando al contempo la valorizzazione della attività agricola, che resta un pilastro dell’economia».

Il presidente della I commissione consiliare, Valentina Francescon, evidenzia che «il rispetto del lavoro di chi opera correttamente e in aderenza alla normativa in ambito agricolo e rurale è certo uno dei caposaldi che ha guidato il processo di modifica ed integrazione del regolamento».

Si è astenuto il gruppo dei Cittadini: il motivo è dovuto al fatto che in aula secondo loro sono stati portati emendamenti non discussi. «Accanto a ciò – affermano Alberto Bernava e Andrea Bruscia – l’imbarazzo di assistere ad uno sfogo increscioso di Coppola che ha definito “becero” il comportamento della Coldiretti, suscitando un caos che si è concluso con la bestemmia in diretta streaming del consigliere di maggioranza Segatti».

Sottolineano anche che non è stata recapitata ai consiglieri di opposizione una comunicazione di Coldiretti: «Di fronte alle legittime richieste di chiarimenti – affermano i gruppi –, la risposta dell’amministrazione in consiglio è stata a dir poco imbarazzante: dato che la missiva conteneva critiche all’assessore Coppola – politiche non personali– l’amministrazione ha pensato di non darle all’opposizione. Un atto di una gravità inaudita». –



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