Nuova pista in cemento: così l’aviosuperficie decolla

. Riparte da Osoppo la riscoperta della tradizione aeronautica regionale. Grande partecipazione, ieri mattina a Rivoli di Osoppo, all’inaugurazione delle rinnovata aviosuperficie “Nino Pittini” che ha accolto numerosi visitatori e un gran numero di ultraleggeri e mezzi di aviazione generale. Tanti appassionati, fra loro anche visitatori provenienti da oltre le Alpi, non hanno voluto mancare al taglio del nastro di quella che è destinata a diventare l’aviosuperficie di riferimento in regione: assieme Gabriele Lualdi, presidente della Fondazione Lualdi che gestisce la struttura, era presente il comandante Piero Sorè, che ha raccontato la storia della pratica aeronautica in regione, e come autorità erano presenti il sindaco di Osoppo Lugino Bottoni e il vice presidente della Regione Riccardo Riccardi.
Quello di Rivoli è un piccolo aeroporto nato ancora negli anni Trenta del secolo scorso, abbandonato dopo la guerra, ma a partire dal 1976 è tornato a essere a disposizioni degli appassionati di volo. Ora, la Fondazione Lualdi, ha acquisito la società e negli ultimi anni ha effettuato consistenti investimenti che hanno permesso di realizzare una pista di cemento lunga 850 metri che facilita l’atterraggio di velivoli in grado di portare fino a sette persone e la disponibilità di impianti in grado di garantire il carburante a chi arriva dall’estero.
«Questa struttura – ha detto Gabriele Lualdi – sarà a disposizione di chi si forma per diventare pilota e potrà fare pratica qui. Allo stesso tempo, questa aviosuperficie potrà accogliere chi arriva da oltre le alpi, che avrà così l’occasione di visitare il nostro territorio e gustare i suoi prodotti. Qua organizzeremo tre manifestazioni all’anno».
Il sostegno al progetto arriva anche dal Comune di Osoppo: «La cultura del volo – ha detto il sindaco Bottoni – è fortemente legata a Osoppo. Sappiamo che ci sono delle posizioni diverse rispetto a questo progetto, ma noi lo sosterremo e crediamo nelle prospettive che questa area potrà dare». «È bello – ha detto l’assessore regionale Riccardi – vedere come una passione di famiglia possa generare delle iniziative con risvolti economici. Non solo, ma voglio ricordare anche l’importanza che un progetto come questo ha per le emergenze: con lo sviluppo delle nuove tecnologie è possibile salvare vite umane senza dover per forza avere un’ambulanza fuori casa come un tempo. La cultura del volo può dunque garantire un grande salto di qualità. Un plauso al sindaco che ha saputo sconfiggere la cultura del “non si può” ». —
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