Nuova facciata per il padiglione Meneghini

L’Azienda sanitaria ha stanziato 400 mila euro. Simon: i nuovi servizi funzionano

SACILE. Il padiglione Meneghini non sarà solo rifatto internamente nella parte relativa al reparto di fisiopatologia della riproduzione umana, ma nei prossimi mesi avrà un restyling esterno: sarà rifatta la facciata. Sono stati messi a bilancio 400 mila euro, soldi che che la Aas 5 ha già è che consentiranno di avviare i lavori.

«È importante – è stato detto ieri – avere una struttura con una serie di servizi per i cittadini, ma è importante avere anche un edificio decoroso e non con la facciata scrostata». Per questo motivo nel piano degli interventi che la Aas 5 realizzerà c’è anche la facciata del padiglione, segno anche di un cambiamento anche a livello di immagine. Lavori che saranno realizzati a breve.

Il servizio di procreazione medicalmente assistita provocherà un aumento di utenti, provenienti anche da fuori regione vista l’attratività del reparto soprattutto dal Veneto. E uno dei motivi del trasferimento è anche la volontà di aumentare il numero di prestazioni che vengono erogate ogni anno.

La struttura ha subito in primo intervento diversi anni fa quando alcuni piani erano stati destinati alle attività del 31º Fighter Wing della base di Aviano. Dopo la realizzazione dell'ospedale interno alla base, i locali sono stati riconvertiti. Attualmente una parte dell’edificio, gli ultimi due piani, è utilizzata dagli studi dei medici di medicina generale, mentre al piano terra si trova la cardiologia. Nel corso della presentazione di ieri è stato anche annunciato che sono stati individuati i locali dove avviare la riabilitazione pneumologia.

Per quanto riguarda l'attività del presidio di Sacile, oltre agli interventi annunciati da Siro Carniello, il direttore della Aas5 Giorgio Simon ha parlato anche della oculistica e del fatto che è diventato punto di riferimento provinciale per le maculopatie portando l’attività da da mille e duemila prestazioni l'anno.

Inoltre Carniello ha evidenziato come il passaggio del pronto soccorso a punto di primo intervento «non ha generato alcun tipo di problema».©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto