Nuova birreria in via Manin: ci divertiremo senza disturbare

UDINE. Nuova apertura in centro città: in via Manin arrivano gli hot dog e una vasta selezione di birre spinate senza Co2. Terzo Tempo, si chiama così il locale, sarà inaugurato giovedì prossimo. Il nome si ispira al mondo del rugby, dove il terzo tempo, appunto, rappresenta un rito, il momento in cui le due squadre si incontrano e, lasciandosi alle spalle le fatiche della gara, si concedono un po’ di relax, condividendo uno spazio di socializzazione.
Nasce proprio così, con l’intento di creare un punto di aggregazione in una zona della città non più tanto frequentata durante l’ora dell’aperitivo, l’idea di due soci, Andrea Maniscalco e Federico Bigotto, di investire nell’attività e lanciarsi in una nuova avventura. E se nel rugby sono riusciti a far andare d’accordo le squadre avversarie chissà che il Terzo tempo non faccia riappacificare residenti e amanti della “movida”.
«Il periodo è delicato, ne siamo consapevoli - riconosce Andrea -, ma abbiamo deciso di metterci in gioco. Punteremo molto sull’orario dell’aperitivo, che solitamente vede concentrare un maggior numero di persone nella zona di via Sarpi e Largo del Pecile». Un’occasione, dunque, per rivitalizzare via Manin e una sfida per i due giovani soci, che vogliono differenziare il locale dalla classica osteria friulana.
«Terzo Tempo si avvicina più a un american bar, proporrà come connubio birra e hot dog e in alcune giornate il classico buffet, che in questa zona manca». Inoltre, il locale, aperto anche all’ora di pranzo, proporrà una vasta selezione di birre, spinate senza l’ausilio di anidride carbonica: un metodo innovativo che permette una degustazione migliore del prodotto e ne conserva perfettamente le proprietà organolettiche.
Un nuovo esercizio entra quindi a far parte della movida del centro, in una via che in più occasioni è stata al centro di polemiche per il troppo “baccano”; ma i due titolari assicurano la massima collaborazione con le forze dell’ordine e il pieno rispetto delle regole, soprattutto se saranno concesse le serate con la musica. «Ci piacerebbe molto organizzarle - conclude Federico -, in quel caso rispetteremo orari e limitazioni; in fondo, ci si può divertire anche senza disturbare troppo la quiete dei residenti».
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