Nuova area artigianale Sappada guarda avanti

Confartigianato a fianco del Comune per lo sviluppo locale Tilatti: occorre trovare soluzioni green in chiave innovativa

sappada

Guarda alla montagna Confartigianato-Imprese Udine e in particolare a quella di Sappada, che i vertici dell’associazione di categoria hanno visitato mercoledì incontrando il sindaco Manuel Piller Hoffer. Sostegno alle imprese esistenti - 45 quelle artigiane insediate nell’ex cittadina veneta per un totale di 92 addetti – e supporto nello sviluppo di un nuovo modello di gestione della futura area artigianale della città che dovrebbe consentire a Sappada di riunire in un unico luogo le piccole e piccolissime imprese, al momento dislocate senza ordine sul territorio comunale, ma che «stentiamo a far partire per via di problemi urbanistici» ha fatto sapere Piller Hoffer spronando il presidente provinciale di Confartigianato, Graziano Tilatti. «Sia per sbrogliare la matassa delle questioni urbanistiche – ha detto Tilatti – sia per immaginarne la gestione futura. Non ci servono più zone con infrastrutturazione pesante, abbiamo bisogno di ripensare quelle esistenti in funzione di una maggiore flessibilità dei capannoni, di una loro possibile trasformazione nel tempo, anche in ottica green e realizzarne ex novo in chiave innovativa».

Sappada potrebbe far da apripista. «L’idea di un’area artigianale – ha ricordato Piller Hoffer – nasce circa 15 anni fa come volontà degli amministratori locali su spinta degli operatori. Abbiamo soprattutto attività che girano intorno al turismo: falegnamerie, segherie, aziende edili, idraulici, elettricisti. La volontà è quella di partire con un’area innovativa». «Un’area in cui – è il suggerimento avanzato dal presidente Tilatti – potreste dar gambe a un consorzio volontario con un moderno modello di gestione: bisogna iniziare a costruire, anche con l’aiuto del pubblico, capannoni più piccoli, ritagliati sulle reali necessità di chi andrà ad utilizzarli e concederli a canone calmierato. Il tutto per arrivare poi all’acquisto o alla restituzione del bene così che possa essere riadattato e utilizzato da altri. Così – ha aggiunto il leader degli artigiani friulani – eviteremo i casi di fallimenti seguiti da capannoni che restano vuoti e creano un danno non solo alle imprese, ma anche alle pubbliche amministrazioni e al territorio».

Tilatti, che a Sappada è stato accompagnato dal consigliere delegato di Confartigianato Servizi Fvg, Daniele Cuciz, dal segretario di Confartigianato-Imprese Udine, Gian Luca Gortani, dalla coordinatrice delle zone Paola Morocutti e dal direttore del Cata Fvg, Alessandro Quaglio, ha -come detto- offerto a Piller Hoffer massima collaborazione. Attraverso i fatti: aprendo dall’autunno un recapito dell’associazione e organizzando in collaborazione con il Cata un incontro pubblico per illustrare le linee contributive attivate dalla Regione, le convenzioni e i servizi dell’associazione nonché le novità relative al microcredito, figlie della recente operazione messa a segno da Confartigianato Udine insieme a Friulia, Cassa Centrale Banca, Confidi Gorizia e Confartigianato Fvg. —



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