Numero unico per le emergenze, la Regione: "Risposta entro tre secondi"

L’assessore Telesca: stiamo costantemente monitorando la situazione, lo sforamento dei target solo in occasione di calamità. «In caso di rischio per la vita i soccorsi arrivano in 12 minuti.» Novelli e Pustetto contestano la collocazione delle ambulanze
18/11/2015 Roma, presentazione del numero unico di emergenza NUE 112. Nella foto la nuova sala operativa del 112
18/11/2015 Roma, presentazione del numero unico di emergenza NUE 112. Nella foto la nuova sala operativa del 112

UDINE. Tempi medi di risposta velocissimi, attorno ai 3 secondi, e gestione della chiamata - intervista compresa - che si esaurisce in poco più di 2 minuti.

E soprattutto interventi sul territorio, che possono essere l’ambulanza o una pattuglia delle forze dell’ordine, se la richiesta attiene a problemi che possono essere affrontati da polizia o carabinieri, o ancora una squadra dei vigili del fuoco, altrettanto rapidi. L’ambulanza arriva in 12 minuti se la situazione è da codice rosso, ovvero è in pericolo una vita, che diventano 45 se l’urgenza invece non c’è. Sono alcuni dei dati contenuti nel rapporto sul Nue 112, il numero unico per le emergenze operativo in Friuli Venezia Giulia da fine marzo, che è stato presentato ieri all’ufficio di presidenza della terza commissione del consiglio regionale.

«Le chiamate che giornalmente riceve il Nue 112 oscillano tra 1.600 e 1.800. La media dei tempi di attesa per la risposta al cittadino è di 3,1 secondi, quello di gestione delle chiamate di circa 47 secondi, mentre 90 secondi è il tempo medio di inoltro della chiamata» ha precisato il direttore, Guglielmo Galasso, chiamato assieme al direttore della Sala operativa regionale emergenza sanitaria (Sores) Vittorio Antonaglia, al direttore generale dell’Ente per la gestione accentrata dei servizi condivisi (Egas) Massimo Romano e al direttore sanitario Michele Chittaro.

«L’effetto filtro del 112 - ancora Galasso - riesce a diminuire del 25% il carico di lavoro del 118 e del 50% di Vigili del fuoco e Forze dell’ordine. I tempi di attesa si allungano in caso di calamità naturali improvvise: in occasione del maltempo del 10 agosto scorso, ad esempio, i tempi medi di attesa alla risposta si sono allungati, ma una centrale unica per 112, 118 e Protezione civile ha consentito di trarre vantaggi e attuare sinergie inattuabili in passato».

«Per quanto riguarda il Sores - ha aggiunto Antonaglia - prendendo in esame il periodo 1° maggio-31 agosto, sono circa 35 le chiamate che la sala operativa riceve in media in un’ora. Il valore medio del tempo di risposta dalle chiamate che pervengono dal Nue è di 17 secondi, l’intervista telefonica condotta dall’operatore si esaurisce in 134 secondi. I tempi medi di soccorso, cioè di intervento sul territorio, nei 4 mesi presi in esame e in tutta la regione (zone urbane ed extra urbane) evidenziano come i codici bianchi abbiano tempo medio di arrivo sul target di 45 minuti, i codici verdi di 28 minuti, i gialli di 14-15 minuti e i rossi 12,3 minuti. Le missioni extraurbane divise per provincia dimostrano che si riesce ad arrivare nei tempi stabiliti dalle norme in tutta la regione, mentre le missioni urbane evidenziano una tempistica migliore nel goriziano, seguita da Trieste e Pordenone e ultima Udine».

All’esposizione dei dati sono seguite le osservazioni e le domande dei consiglieri. Pustetto (Gruppo Misto) e Novelli (Fi) hanno chiesto maggiori approfondimenti sulla scelta di spostare l’ambulanza da Cividale a San Pietro al Natisone, condizione che avrebbe messo in difficoltà il servizio di pronto soccorso di Cividale.

Elena Bianchi (M5s) ha voluto sapere se ci sia la volontà di accentrare a Palmanova anche altri centri operativi di risposta di secondo livello, opportunità presa in esame per la centrale dei Vigili del Fuoco, hanno riferito gli auditi, ma che è stata bloccata a livello nazionale. Ussai (M5s) ha chiesto una comparazione dei dati e delle tempistiche prima e dopo l’attivazione della centrale unica, un paragone di difficile attuazione - ha spiegato Chittaro - poiché sono profondamente diversi gli strumenti con i quali sono stati registrati.

In chiusura l’assessore regionale alla Salute, Maria Sandra Telesca, ha ricordato come l’attivazione del Nue 112 sia stata la riposta a disposizioni nazionali ed europee. I dati raccolti permettono di misurare i risultati in un’ottica di assoluta trasparenza e il sistema di monitoraggio avviato è in grado monitorare il percorso intrapreso per il quale l’esecutivo sta investendo anche in termini economici.
 

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