Nubifragi in Friuli Spazzati via dal vento oltre ottanta alberi

AQUILEIA. Poteva essere un disastro. La fortissima ondata di maltempo che lunedì sera ha interessato la regione ha colpito con particolare violenza la zona di Belvedere, dove si è abbattuta una tromba d’aria che ha sradicato un’ottantina di alberi. La frazione aquileiese è rimasta isolata per tutta la notte e la giornata di ieri, priva di telefono ed energia elettrica.
Chiusa al traffico, fino a data da destinarsi, la strada provinciale che collega Belvedere a Fiumicello attraversando il Boscat. Da registrare un ferito, che sarebbe stato colpito da un oggetto sollevato dal vento nel tratto di strada tra il ponte di Grado e Belvedere: fortunatamente, le condizioni dell’uomo, che sembra stesse procedendo in sella ad uno scooter, non sarebbero gravi. Rilevanti i danni alle strutture del camping Belvedere Pineta, all’interno del quale c’erano ben 150 turisti: tanta paura, ma nessun ferito.
La zona colpita è la stessa che nell’estate del 2008 era stata investita da un tornado che aveva provocato due morti a Grado. In quell’occasione la frazione di Belvedere era stata letteralmente devastata. Tutti gli alberi che quattro anni fa avevano resistito al tornado questa volta hanno ceduto alla furia del vento. La macchina dei soccorsi è scattata attorno alle 21, quando i Carabinieri, la Protezione civile e i Vigili del fuoco sono accorsi a Belvedere. I primi ad arrivare sul posto sono stati i Carabinieri di Palmanova che, giunti sulla statale 352, all’altezza del curvone prima del ristorante Da Piero, per poco non sono stati colpiti dalla pensilina della fermata dei pullman, volata in mezzo alla strada.
Sotto la pioggia battente e disturbati dalle forti raffiche di vento, i militari dell’Arma hanno subito provveduto a metterla in sicurezza. Poco dopo si sono accorti che l’accesso alla frazione di Belvedere era ostruito da un’intera fila di alberi rasi al suolo. A quel punto, sono stati allertati i Vigili del fuoco e la Protezione civile di Aquileia, Fiumicello e Grado. I volontari hanno lavorato fino a mezzanotte senza tregua. Il territorio, compresa la zona del Boscat, temendo la presenza di feriti, è stato perlustrato dai Carabinieri di Palmanova e Aquileia fino all’una di notte. Poi è iniziata la conta dei danni, ingenti.
Un’ottantina gli alberi caduti: 10 soltanto nel campeggio, altri 41 lungo la strada che porta dal camping al centro di Belvedere (tutti pini marittimi ad alto fusto e secolari), una decina anche nella pineta che costeggia la regionale 352, alle porte di Belvedere. Alberi rasi al suolo pure in località Cà Viola, nella zona della pineta di San Marco e lungo la 352 (fortunatamente sono caduti sulla ciclabile e non lungo la carreggiata che è rimasta aperta al traffico). Sempre a Belvedere è stata danneggiata la linea elettrica, che i Vigili del fuoco hanno provveduto a mettere in sicurezza. Tanti i pali abbattuti e i cartelli stradali divelti. Per tutta la notte di lunedì e anche ieri, come detto, la frazione aquileiese è rimasta senza luce e telefono. Danni rilevanti e ben visibili anche al manto stradale lungo la provinciale. Sul posto, verso le 23.30, è accorso il sindaco di Aquileia, Alviano Scarel.
«Questa volta i danni sono stati meno pesanti rispetto al 2008 - ha commentato -. Ad ogni modo, Belvedere è stata colpita duramente. La strada panoramica ha subito danni ingenti, un tratto è stato letteralmente spianato. È un danno enorme anche dal punto di vista paesaggistico». Tra rami spezzati e cartelloni scaraventati al centro della carreggiata, alberi abbattuti e danni alle linee elettriche, il maltempo, anche se in misura minore, ha colpito anche Fiumicello, Grado e Cervignano.
Nel capoluogo della Bassa sono caduti alcuni alberi in via Chiozza e in via Turisella, mentre Fiumicello è stata colpita da una grandinata. Anche qui il forte vento ha fatto cadere alcuni grossi rami davanti alle scuole. Infine, a Grado sono stati abbattuti alberi a Pineta, dove è caduta la recinzione del cantiere di Grado 3. La Protezione civile ha provveduto anche ad installare le pompe per scongiurare gli allagamenti nel centro storico.
Problemi anche a Premariacco, dove raffiche di vento hanno colpito l’area produttiva di Leproso. Ora preoccupano le lastre di eternit: laboriosa la bonifica. A Martignacco Protezione civile e vigili del fuoco al lavoro a Ceresetto e a Casanova per alcune cadute di alberi.
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